Don Serafino Morazzone, padre Clemente Vismara e suor Enrichetta Alfieri. Celebra Tettamanzi. La vedova Bongiorno: un’emozione esserci. Pisapia: giusto riconoscimento a chi fa del bene
Il sindaco Giuliano Pisapia saluta la vedova di Mike Bongiorno, Daniela Zuccoli |
MILANO – Tripla beatificazione a Milano. Piazza Duomo gremita per la cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Elevati agli onori degli altari don Serafino Morazzone, il sacerdote ricordato da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi che dedicò la sua vita ai parrocchiani di Chiuso fino alla morte nel 1822, suor Enrichetta Alfieri, l’angelo di San Vittore, e padre Clemente Vismara, che ha trascorso 65 anni in missione in Birmania. I tre operarono in tempi e luoghi diversi ma ebbero, ha spiegato Tettamanzi «la cura per una profonda alleanza tra socialità e spiritualità». «Lodiamo il Signore – ha detto Benedetto XVI dopo l’Angelus – per questi luminosi testimoni del Vangelo». Suor Enrichetta aiutò, tra gli altri, Mike Bongiorno quando questi si trovava in carcere durante il secondo conflitto mondiale. E L’Osservatore Romano rivela che il noto conduttore figura, assieme a Indro Montanelli (entrambi furono detenuti a San Vittore durante l’occupazione nazista) tra i testimoni nel processo di canonizzazione della Alfieri.
«BISOGNO DI AMICIZIA»- Durante la cerimonia in piazza Duomo, Tettamanzi ha spiegato che il mondo ha «bisogno di quella carità semplice e concreta che sa trasfigurare la normalità del quotidiano nella piccolezza di un sorriso, di un gesto di amicizia, di una parola di consolazione». L’esempio da seguire è quello dei tre beati. «Nutrendosi del corpo di Cristo – ha ricordato l’arcivescovo – hanno trovato l’energia di superare ogni avversità».
LA MIRACOLATA – Presente in Piazza Duomo anche Stefania Copelli, miracolata nel 1993 da suor Enrichetta Alfieri. A 18 anni, infatti, le era stato diagnosticato un tumore che l’avrebbe portata alla morte nel giro di una settimana ma la zia suora, suor Amabile, aveva iniziato a pregare suor Enrichetta e le aveva anche passato la sua immagine sull’addome. «Nel giro di 10 giorni – ha sottolineato – il tumore si era ridotto del 70%». Alla cerimonia con il marito ed i due figli (Anna di 9 anni e Davide di 3) la Copelli ha detto: «Provo una gioia immensa. Se ho una famiglia lo devo a suor Enrichetta e oggi sono qui a dire il mio grazie».
LA VEDOVA DI MIKE – Anche Daniela Zuccoli, la vedova di Mike Bongiorno, ha voluto essere presente in Piazza Duomo. «È un’emozione fortissima essere qua – ha spiegato -. Non ero più tornata dai funerali di Mike, ma quella di oggi è una cosa bella. È come essere vicino a Mike che ha fatto quello che ha potuto per questo risultato».
IL PRIMO CITTADINO – «È importante che ci sia la presenza di tutta Milano» alla tripla beatificazione, ha voluto precisare il sindaco della città Giuliano Pisapia. Accompagnato dalla moglie, il primo cittadino si è seduto in prima fila vicino al presidente della Provincia Guido Potestà, il sindaco di Lecco Virginio Brivio e l’assessore Giulio Boscagli in rappresentanza della Regione. Pisapia ha salutato tutti, così come il provveditore regionale delle Carceri Luigi Pagano e la vedova di Mike Bongiorno Daniela Zuccoli. «Questo – ha spiegato il sindaco – è un momento importante perché si da senso a chi si è impegnato per il bene di tutti».
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