Roma. Il premier al Consiglio nazionale del Pdl: «Impegna le tue giovani forze al sevizio d tutti noi»
ROMA – Silvio Berlusconi ‘incorona’ Angelino Alfano numero uno del partito e dal palco chiede una elezione ‘plebiscitaria’ per la nomina della nuova carica.
E’ il giorno del Consiglio nazionale del Pdl convocato per nominare l’ex ministro della Giustizia primo segretario ‘politico’, retto finora da tre coordinatori, in quello che viene considerato il primo passo verso il dopo Berlusconi.
Un anno fa, proprio in occasione della direzione del Pdl, si consumava la rottura tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.
Alfano segretario politico del Pdl – Berlusconi anticipa che “bisogna mettersi alle spalle il
partito delle quote, con i tre coordinatori, cui rivolgo un grazie profondo e commosso: hanno lavorato benissimo e lavoreranno ancora benissimo a loro va la mia amicizia,
gratitudine e affetto”. “Ma con un partito unico – aggiunge Berlusconi – dovevamo darci un segretario unico. Non ho sentito una sola voce che avanzasse dubbi su quello che tra di noi era più adatto a questo ruolo, per cui mi permetto da presidente del partito e da fondatore di chiedere non una votazione, ma una elezione con un applauso e con il suffragio generale”.
Berlusconi: “Ho sacrificato la mia vita sull’altare della libertà – “Cari amici, sono emozionato perché sapete con quanta passione ho preso la decisione di scendere in
campo, lasciando una professione che mi piaceva e sapete come in questi anni non mi hanno fatto mancare nulla, da attacchi politici, fisici, patrimoniali e all’immagine”. Silvio
Berlusconi non nasconde l’emozione, sorride alla platea e aggiunge: “Credo di aver sacrificato sull’altare della libertà molto della mia vita, in un periodo difficile ma voi, con l’essere tutti qui, mi ripagate di tutto questo”.
Poi scherza sulla manovra: Tremonti mi ha ricattato – All’indomani dell’approvazione della manovra economica il premier ironizza e finge di sbagliare il nome del titolare del Tesoro. “Abbiamo messo a punto la manovra – dichiara – io ho ceduto, dopo una lotta ostinata, a un qualcosa che era contro il nostro programma di governo, ovvero l’aumento del bollo auto. Ma un signore di cui avete sentito parlare molto in questi giorni, un certo Guido… cioè … Giulio Tremonti, mi ha ricattato, dicendo che i proprietari di auto di grossa cilindrata un piccolo sacrificio potevano farlo…”.
Berlusconi conferma inoltre che la manovra, quando approderà in Parlamento, sarà aperta ai suggerimenti dell’opposizione. Ma solo, avverte, se “si tratta di buoni consigli e non di emendamenti localistici e di parte”.
Alla fine dell’iter parlamentare, ribadisce Berlusconi, “sarà posta la fiducia, eventualmente con l’aggiunta dei suggerimenti migliorativi”.
Riforma della giustizia e intercettazioni – Il premier rilancia poi la riforma della giustizia e un intervento in materia di intercettazioni. “Non è un Paese civile quello in cui i cittadini quando alzano il telefono debbono temere che la conversazione sia violata e intercettata per poi andare sui giornali. Io credo che tutti noi sentiamo la compressione e la violazione della libertà e del diritto alla privacy che è una parte proprio del diritto alla libertà che è la nostra religione. Ecco perché presto approveremo la legge”.
Alfano: nella nostra agenda piano casa e lotta all’evasione – Nel ’94 credevo” ad alcuni principi ed idee di trasformazione dell’Italia. “Ci credo ancora, con tutto me stesso”. Queste le parole del neo-segretario del Pdl, Angelino Alfano, nel suo intervento al Consiglio Nazionale, subito dopo la sua elezione. Alfano ha iniziato rievocando i suoi inizi politici, perché “non si può neanche lontanamente costruire il futuro senza sapere da dove si è iniziato e quanto sia stata bella la strada”.
“Vidi un imprenditore che aveva passione per la libertà e tanta voglia di cambiare il Paese. Sentii una musica straordinaria e guardando Berlusconi a una tv decisi di aderire a Forza Italia”, ha raccontato Alfano. E ha reso un omaggio ai “nostri migliori compagni di viaggio, uomini coraggiosi che avevano fondato An”. Un pensiero in particolare a Pinuccio Tatarella.
Quanto alle sue condizioni, il segretario del Pdl ha detto di credere “nel biporalismo, nella democrazia e trasparenza, nella necessità di riformare lo Stato, nel principio fondante della libertà dall’oppressione fiscale”. “Credevo e credo che il Sud potesse avere un destino – ha aggiunto – non del piagnisteo ne del venire a Roma col cappello in mano, ma che dovesse riscattarsi da solo. Credo che il Nord e il Sud debbano stare insieme sapendo che il Nord produttivo porta avanti il nostro destino in Europa”.