INCHIESTA P4. Per i pm rapporti finanziari poco chiari. Incontro tra Berlusconi e Adinolfi «Il premier si informò su Tremonti»
ROMA – Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha denunciato l’esistenza di «cordate» interne alla Guardia di Finanza in vista della nomina del nuovo comandante generale. La circostanza emerge dall’ordinanza di arresto per il suo ex consigliere politico, il parlamentare del Pdl Marco Milanese che è stato in passato ufficiale delle Fiamme Gialle. Di questo è stato chiesto conto anche al capo di Stato Maggiore Michele Adinolfi, durante l’interrogatorio che si è svolto il 21 giugno scorso di fronte ai pubblici ministeri che indagano sulla cosiddetta P4. E l’alto ufficiale ha rivelato di essere stato convocato da Silvio Berlusconi che gli chiese conto di alcune «trame» contro lo stesso Tremonti. L’incontro con il premier si è svolto agli inizi dello scorso giugno.
L’ABITAZIONE A ROMA – Gli atti processuali, trasmessi ieri alla Camera per sollecitare l’arresto di Milanese, svelano anche come quest’ultimo paghi la casa del ministro Tremonti, una casa in via di campo Marzio, al centro di Roma. Il giudice sottolinea come «l’ immobile è stato concesso in locazione a Milanese Marco per un canone mensile di 8.500 euro, ma viene di fatto utilizzato dal Ministro Tremonti, il quale, a sua volta, risulta aver emesso, nel febbraio 2008, un assegno di 8.000 euro in favore del Milanese». E poi evidenzia: «I rapporti finanziari tra il Tremonti ed il Milanese sono assolutamente poco chiari atteso che Milanese paga mensilmente un canone molto alto il cui complessivo ammontare rispetto alle rate già pagate risulta di oltre centomila euro; non esiste un risarcimento per Milanese; l’assegno del febbraio 2008, risalente dunque nel tempo, attiene evidentemente ad altra partita economica tra i due, essendo isolato nel tempo e risultando emesso un anno prima della nascita del rapporto contrattuale con il Pio Sodalizio dei Piceni».
LA REPLICA DI TREMONTI – In serata arriva la precisazione del ministro Tremonti sulla question della casa romana. «La mia unica abitazione è a Pavia – spiega Tremonti – . Non ho mai avuto casa a Roma. Per le tre sere a settimana che normalmente – da più di quindici anni – trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee, prevalentemente in albergo e, come ministro, in caserma. Poi ho accettato l’offerta fattami dall’on. Milanese, per l’utilizzo temporaneo di parte dell’immobile nella sua piena disponibilità utilizzo. Apprese oggi le notizie giudiziarie relative all’immobile – conclude – già da stasera per ovvi motivi di opportunità cambierò sistemazione».
Fiorenza Sarzanini