Il caso in procura. Una docente precaria si rivolge al provveditore e racconta la vicenda, andata avanti per tutto l’anno. “Caso assurdo, si faccia chiarezza”.
BARI – Il 9 giugno scorso ha terminato l’incarico da insegnante di sostegno precaria in un istituto tecnico commerciale pubblico di Bari. A quel punto è andata dal provveditore agli studi, Giovanni Lacoppola, chiedendo che le fosse riconosciuto il doppio del punteggio in graduatoria per il servizio prestato, in base ad una legge del 2006 per chi opera nelle carceri. E quando il provveditore le ha chiesto il motivo, la docente ha spiegato che per l’intero anno scolastico è stata costretta ad insegnare chiusa a chiave con uno studente disabile autistico in un’aula diversa da quella della classe di appartenenza del ragazzo. Ora il caso rischia di finire alla procura di Bari. Tutto sarebbe avvenuto su precise direttive della preside dell’istituto, in accordo con i genitori dello studente.
Le ipotesi di reato – L’insegnante ha raccontato di aver dovuto lavorare chiusa a chiave in aula per evitare che lo studente si allontanasse, e di aver dovuto fare spesso altrettanto con il ragazzo dovendolo accudire e pulire perché lui soffre anche di incontinenza. In più la docente avrebbe lavorato in orario extracurriculare, accompagnandolo al centro commerciale e ai giardinetti. Al provveditore l’insegnante ha detto di aver taciuto fino a quel momento per il timore di perdere l’assegnazione del posto, essendo una lavoratrice precaria. “È una vicenda incredibile – commenta il provveditore Lacoppola – è inconcepibile che uno studente disabile venga trattato così. Invierò una lettera alla preside chiedendole una relazione sul caso e, se avrà il coraggio di confermare tutto quello che mi è stato raccontato dall’insegnante, dovrò segnalare la vicenda alla magistratura. Penso che potrebbero ipotizzarsi reati di natura penale, sequestro di persona o sottrazione di incapace. A quel punto spetterebbe alla procura valutare”. Ma Lacoppola non intende fermarsi qui. “Invierò a tutti i dirigenti scolastici una circolare per ricordare le norme da seguire quando si lavorare con studenti disabili”.