Esplosione nella zona di Bakwa, dove 10 giorni fa era morto il caporalmaggiore tuccillo. Roberto Marchini, 28 anni, guastatore della Folgore, è stato ucciso dall’ordigno che cercava di disinnescare
KABUL – Un militare italiano è morto in Afghanistan in seguito all’esplosione di un ordigno artigianale nel distretto di Bakwa, nella regione ovest, sotto il comando del nostro Paese. Si tratta del primo caporalmaggiore Roberto Marchini, 28 anni, originario di Caprarola (Viterbo), geniere-paracadutista dell’ottavo reggimento del genio Folgore di Legnago. Al momento dell’esplosione era appena sceso da un mezzo militare e stava tentando di disinnescare proprio l’ordigno che l’ha ucciso. Secondo il ministero della Difesa, era impegnato in un’attività di ricognizione insieme a militari afghani.
VITTIME – In una zona vicina, nei pressi del villaggio di Caghaz (16 chilometri a ovest di Bakwa), lo scorso 2 luglio, era morto un altro soldato italiano: il caporalmaggiore scelto Gaetano Tuccillo, di 29 anni. Marchini è la quarantesima vittima italiana in Afghanistn – tra militari e agenti dei servizi – dall’inizio della missione. Il nostro contingente, inquadrato nella missione Isaf, a guida Nato, conta attualmente circa 4.200 uomini che si trovano soprattutto nell’ovest del Paese.
LUTTO – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso «la gratitudine e il profondo cordoglio del Paese» per la morte del caporalmaggiore Marchini . Lo stesso ha fatto, tra gli altri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa mentre il Milan ha fatto sapere in una nota che il premier Silvio Berlusconi non parteciperà al raduno della squadra a Milanello «trattenuto a Roma per la morte del nostro militare in Afghanistan».
POLEMICHE – Non solo il lutto. La morte di Marchini riaccende le polemiche sulla permanenza dei militari italiani in Afghanistan. «È sempre più drammatica la contabilità della missione. Un’altra morte dentro questa insensata strage» attacca il leghista Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. «Sono stato facile profeta – aggiunge – nel chiedere che si ponga fine il più presto possibile a questa che, ancora una volta, definisco un’inutile strage. I tempi, la storia e il drammatico susseguirsi di questi eventi ce lo impongono». Subito la risposta del ministro degli Esteri Franco Frattini: «È una nuova tragedia che ovviamente non diminuisce l’impegno dell’Italia». «Siamo consapevoli – spiega il responsabile della Farnesina – che il momento è delicato, pericoloso, ma anche che la professionalità delle nostre donne e dei nostri uomini è assolutamente all’altezza della situazione».
LA FRANCIA – Nella stessa giornata di martedì, Nicolas Sarkozy visita le truppe francesi in Afghanistan e annuncia il ritiro di mille soldati – su un totale di circa 4 mila – entro il 2012. «Bisogna sapere finire una guerra» giustifica la decisione ai giornalisti il presidente della Francia.
Redazione online