Questione morale: «Non esistono partiti onesti o partiti corrotti». Per il segretario del Pdl il partito «non ha bisogno di fare una consultazione popolare per sapere chi è il leader»
SULMONTE (AVELLINO) – «Nel 2013 Silvio Berlusconi sarà di nuovo il candidato premier. La coalizione vive della sua leadership ed è stato proprio Berlusconi l’uomo in grado di garantire l’unità, la coesione, la governabilità». Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, alla prima festa nazionale de «Popolari d’Italia domani». Per Alfano il partito «non ha bisogno di fare una consultazione popolare per sapere che Berlusconi è il leader».
PARTITI ONESTI O CORROTTI – «Non esistono partiti onesti o partiti corrotti, sono le singole persone a essere scorrette o corrette». Riferendosi a una lettera del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sul caso Penati, il segretario del Pdl interviene nel dibattito sulla questione morale. «Dalle vicende che hanno interessato il partito, anche loro – spiega Alfano – ora non si sentono più primatisti della questione morale e questo è un segnale di democrazia e normalità. La sinistra ha sempre pensato che dalla loro parte ci sia la luce e dall’altra il buio. Non è così. Ci sono gli uomini, che fanno il bene e che fanno il male». Rispondendo a una domanda sulla possibilità che sia una legge elettorale diversa a selezionare la classe dirigente, Alfano esclude il ritorno alla preferenza. «Con le preferenze – spiega – si prendono soldi per la campagna elettorale. Chi dà i soldi al candidato? La risposta per me ha aspetti inquietanti».
CONDONO – Poi Angelino Alfano parla di manovra. «Il condono sarebbe un segnale negativo nei confronti dei mercati, questa è stata la posizione del ministro dell’Economia e noi l’abbiamo sostenuta». «Noi dobbiamo dare in questa manovra le risposte in termini di tagli e di interventi strutturali – ha aggiunto Alfano – per fare sì che questa sia una manovra credibile».
Redazione Online