PALERMO. Il presidente: «Certi comportamenti ostacolano la ripresa». L’importanza dell’apprezzamento europeo
PALERMO – Gli sforzi per uscire dalle secche della crisi economica vanno fatti «insieme, nord e sud» dell’Italia. Da Palermo il capo dello Stato Giorgio Napolitano lancia un nuovo appello all’unità nazionale. «Se oggi dopo la indispensabile e urgente manovra di finanza pubblica che sta per concludersi in Parlamento sono i temi della crescita che si pongono in modo stringente per non dire drammatico all’ordine del giorno, in continuità con l’impegno ad allentare il peso e il vincolo di un massiccio debito pubblico e del costo di questo debito». La crisi globale e la recente manovra, secondo Napolitano, ci ha condotto a decisioni molto pesanti del Parlamento, a «riflessioni di fondo su quel che deve concepirsi come revisione complessiva di aspetti istituzionali, di realtà economiche e di comportamenti diffusi che sono ormai di ostacolo ostruttivo ad una sana gestione dei mezzi finanziari disponibili e a una ripresa su nuove basi della nostra crescita economica, sociale e civile».
GLI OSTACOLI – «Alcuni comportamenti diffusi sono ormai di ostacolo ad una sana gestione dei mezzi finanziari disponibili e ad una ripresa su nuove basi della nostra crescita economica sociale e civile» ha sottolineato Napolitano, sviluppando l’appello lanciato giovedì a fare una riflessione autocritica e a cambiare comportamenti non compatibili con la fase che stiamo vivendo.
SFORZO PER IL CAMBIAMENTO – Nessuno si può sottrarre alla esigenza di una «revisione complessiva di assetti istituzionali, di realtà economiche e di comportamenti diffusi, nessuna regione, componente sociale o politica, nessuna parte del Paese. Non c’è un territorio da premiare come concentrato di virtù, nè un territorio da punire come un concentrato di vizi. Occorre generare uno sforzo di cambiamento e di coesione nazionale».
LA CRESCITA – «L’Italia – è il monito – può tornare alla crescita, può giungere a crescere intensamente e stabilmente solo crescendo insieme, nord e sud, solo mettendo a frutto le riserve del mezzogiorno, le risorse potenziali della Sicilia e del Mezzogiorno che sono la maggior carta di cui disponiamo per guardare con fiducia al futuro. È questa la sfida da raccogliere per dare senso nuovo e compiuto a quel patto nazionale di cui abbiamo con grande partecipazione celebrato in Italia il centocinquantenario».
L’APPREZZAMENTO EUROPEO – Napolitano ha sottolineato l’importanza dell’apprezzamento europeo. «Si tratta di una manovra necessaria, urgente, che sta per concludersi in Parlamento e che sta ricevendo un apprezzamento in sede europea molto importante».
Redazione Online
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