Euro ai minimi sul dollaro. lo spread btp-bund supera i 381 punti. Bot a un anno oltre il 4%. Piazza Affari cede oltre il 3% sui timori di un default greco. Male anche gli altri mercati europei. Trichet: «governi portino avanti tutte le decisioni prese in maniera rapida». Rapporto 2011: «Misure aggiuntive qualora le entrate derivanti dal fisco siano minori di quanto previsto»
MILANO – Per le piazze europee comincia un’altra giornata di passione sulla scia delle voci di un possibile default greco. Piazza Affari apre in forte calo con l’indice Ftse-Mib a quota -3,08%. Male anche le altre principali Borse europee: Parigi cede in avvio il 3,29%, Francoforte il 2,51%, Londra l’1,75%. Successivamente le borse europee accelerano al ribasso, trascinate dal crollo dei bancari. Parigi è la peggiore (con il Cac 40 che perdeva ulteriormente terreno dopo l’incidente all’impianto nucleare di Marcoule) e cede attualmente il 5,09% con Societe Generale, Credit Agricole a Bnp Paribas che lasciano sul terreno tra il 9 e l’11% circa, penalizzate dalle ipotesi di un possibile declassamento da parte di Moody’s. Francoforte arretra del 3,34%, Londra del 2,47%. A Milano il Ftse Mib arrivava a cedere il 4,29%, per poi stabilizzarsi attualmente a quota -3,51%, appesantito dal crollo di Unicredit il cui titolo segna un calo del 7,47%. Sotto pressione anche Intesa Sanpaolo (-5,63%). Più cauti gli altri bancari: Banco Popolare cede il 3,05%, Mps il 2,73% e Bpm il 3,12%.
UE – E la crisi economica spinge l’Unione europea ad avvisare i Paesi in difficoltà ed in particolare l’Italia a tenere alta la guardia.
GRECIA – Il governo greco annuncia di avere liquidità a sufficienza per finanziare le attività dello Stato solo fino a ottobre. Vola inoltre al nuovo record il rendimento dei titoli di Stato a due anni: il tasso è salito di 60 punti base al 57,57%. Lo spread tra i decennali greci e i Bund tedeschi vola oltre i 2 mila punti base, al livello record di 2.060 punti. E’ allarme quindi sullo stato di salute dell’economia greca, anche se il viceministro dell’Economia, Filippos Sachinidis, punta a sbloccare l’arrivo della nuova tranche dei finanziamenti internazionali. «Abbiamo spazio di manovra fino a ottobre» dice il viceministro. «Stiamo cercando di fare in modo che lo Stato possa operare senza problemi», aggiunge, lasciando però anche intendere che i soldi per pagare stipendi pubblici e pensioni basteranno solo per un altro mese. Domenica Atene ha annunciato una nuova tassa sulle proprietà immobiliari (4 euro a metro quadro) per consentire al governo di centrare gli obiettivi di bilancio di quest’anno. utto dipenderà dall’Europa e in particolare dalla Germania che appare sempre più titubante nel sostegno alla Grecia. «In ultima analisi non si può escludere che la Grecia dovrà o potrebbe volere lasciare l’eurozona» ha commentato la crisi greca il segretario generale del partito liberaldemocratico tedesco (Fdp), Christian Lindner, in un’intervista all’emittente televisiva Zdf. I liberaldemocratici fanno parte della coalizione di governo del cancelliere Angela Merkel. Secondo Lindner, tuttavia, l’obiettivo è quello di mantenere la Grecia nell’eurozona e se Atene continuerà con le misure di austerità il denaro del fondo di salvataggio europeo continuerà ad arrivare.
EURO DEBOLE – Sul fronte valutario l’euro apre debole sotto 1,36 dollari e ai minimi da dieci anni sulle yen. Pesano anche in questo caso i timori per la crisi del debito nell’Eurozona. La moneta europea passa di mano a 1,3560 dollari, dopo aver toccato un minimo da febbraio di 1,3499 dolari e a 104,64 dollari, dopo aver raggiunto un minimo di 104,09 yen.
SPREAD – Sale ancora la tensione sui titoli di stato italiani: lo spread Btp-Bund supera i 380 punti e raggiunge quota 381,3 punti. Migliore la situazione per i Bonos spagnoli, fermi a 353 punti.
CDS E BOT – Quotazioni in rialzo per i credit default swap (cds, i contratti derivati che consentono di trasferire il rischio di credito sul possibile default degli Stati). Il cds italiano a cinque anni ha toccato un massimo storico di 505 punti base, in rialzo di 38 punti base. In crescita anche il rendimento dei Buoni del Tesoro: netto rialzo per i rendimenti dei Bot a un anno. Nell’asta odierna il Tesoro ha collocato titoli a 3 mesi e a un anno per complessivi 11,5 miliardi ma ha dovuto offrire rendimenti più elevati. Per la tranche a 1 anno (da 7,5 miliardi) il tasso medio è balzato al 4,153% dal 2,959% dell’emissione di agosto. Per la tranche a 3 mesi (da 4 miliardi) il tasso medio è salito all’1,907% dall’1,034% dell’asta di marzo. In rallentamento la domanda.
PRODUZIONE INDUSTRIALE – Intanto la produzione industriale a luglio è scesa dello 0,7% (dato destagionalizzato) rispetto a giugno e ha registrato una diminuzione dell’1,6% su base annua, considerando il dato corretto per gli effetti di calendario. Si tratta del primo calo tendenziale dal dicembre del 2009. Lo rileva l’Istat.
BILANCIO EUROPEO – La crisi economica rischia di pesare anche sulla burocrazia europea, L’Italia insieme ad altri sette paesi europei (Austria, Germania, Finlandia, Francia, Olanda, Svezia e Gran Bretagna) ha chiesto una riduzione delle spese previste nelle nuove prospettive economiche e finanziarie della Ue per il periodo 2014-2020. L’iniziativa è stata presentata oggi con una lettera degli otto paesi al Consiglio Affari Generali della Ue ed è stata annunciata ai giornalisti italiani dal sottosegretario Alfredo Mantica.
BORSE ASIATICHE– Giornata negativa anche per le Borse asiatiche. Al termine delle contrattazioni della prima seduta settimanale il Nikkei, l’indice dei 225 titoli guida della Borsa di Tokyo, ha registrato una flessione del 2,31% a 8.535,67 punti, 201,99 in meno rispetto a venerdì.
Olli Rehn (Reuters) |
BRUXELLES – L’allarme sullo stato di salute dei conti pubblici italiani arriva non solo dalla crescita dello spread tra Btp e Bund o dalla necessità di aumentare i rendimenti dei Bot nell’ultima asta, ma anche dall’Europa. L’Italia deve essere pronta a prendere «misure aggiuntive qualora le entrate derivanti dal fisco siano minori di quanto previsto e se vi fossero difficoltà a tagliare la spesa come stabilito»: è quanto rileva il rapporto 2011 della Commissione Ue sullo stato delle finanze pubbliche dell’Unione.
CONSOLIDARE LE FINANZE – «Gli Stati membri sotto la pressione dei mercati devono continuare a lavorare sui loro obiettivi di consolidamento delle finanze e, se necessario, prendere ulteriori misure» sottolinea ancora il rapporto. Per difendersi dalla speculazione e affrontare le tensioni dei mercati, i paesi coinvolti «devono continuare a puntare al raggiungimento degli obiettivi di consolidamento di bilancio e a decidere misure aggiuntive se necessarie» ha commentato il Commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn. La Commissione – sempre nel rapporto sulle finanze pubbliche 2011 – stima che il deficit della zona euro nel 2011 si attesti al 4,3% del Pil per scendere al 3,5% nel 2012. Nel 2012 è attesa una crescita del Pil per i paesi Ue dell’1,9%, poco variata rispetto al 2011, si legge nel rapporto. La Commissione ha chiesto a quei Paesi che possono ancora agire sulla leva fiscale di usare la spesa pubblica per sostenere la crescita.
TRICHET – I governatori delle banche centrali dei maggiori Paesi lanciano un messaggio a governi, politica e istituzioni di tutto il mondo affinchè «portino avanti tutte le decisioni prese in maniera rapida e totale». È quanto afferma il presidente della Bce Jean Claude Trichet al termine del Global Economy meeting di cui è presidente alla Bri. Trichet ha rinnovato l’impegno all’Europa di portare a compimento le decisioni sulle governance prese lo scorso 21 luglio. Le banche centrali di tutto il mondo sono pronte a fornire tutta la liquidità necessaria al sistema finanziario ha spiegato ancora Trichet. «È una convinzione espressa da tutti» ha affermato Trichet secondo cui gli istituti centrali «sono all’erta e pronti ad agire a seconda dell’evoluzione della situazione» e dispongono ancora «delle munizioni necessarie».
MANOVRA – Via libera intanto della Commissione Vigilanza della Camera al decreto legge della manovra economica. Il testo è stato approvato senza modifiche così come uscito dal Senato. La Commissione ha votato il mandato al relatore Remigio Ceroni di referire in Aula.
Redazione Online