«Ho sentito l’effetto dell’esplosione a circa 500 metri di distanza». Esplosione nella capitale turca. Il ministro dell’Interno: tre morti e una quindicina di feriti
ANKARA – Una bomba nascosta in una vettura è esplosa nel centro di Ankara, facendo ripiombare la capitale turca nell’incubo terrorismo. Il bilancio, fornito dal ministero dell’Interno, è di almeno tre morti e una quindicina di feriti. La violenta esplosione è avvenuta in mattinata vicino a piazza Kizilay, di fronte al palazzo che ospita gli uffici amministrativi del centralissimo quartiere di Cankaya. L’onda d’urto dell’ordigno ha sfondato finestre e vetrine negli edifici adiacenti alla vettura imbottita di esplosivo e innescato un incendio che si è rapidamente propagato ai veicoli parcheggiati nelle vicinanze, cinque dei quali sono andati completamente distrutti. Per estinguere le fiamme sono dovute intervenire diverse squadre di vigili del fuoco. Secondo il ministro dell’Interno turco, Idris Naim Sahin, è molto probabile si sia trattato di un attentato terroristico.
IL RACCONTO – «Ho sentito l’effetto dell’esplosione a circa 500 metri di distanza. Ho visto veicoli in fiamme e un uomo ferito mi ha detto che alcune persone hanno perso gambe e braccia», ha raccontato Ekrem Erkoc, un 42enne testimone dell’esplosione.
GLI ALTRI ORDIGNI – La zona dell’esplosione è stata fatta evacuare. Si temeva, infatti, la presenza di altri due ordigni, come ha riferito al Cnn Turk mostrando uomini delle forze di sicurezza che, con bardatura da artificieri e almeno un cane anti-esplosivo, perlustravano l’area e altre vetture parcheggiate.
Redazione Online