Il presidente della Repubblica in visita alla mostra «La macchina dello Stato». Risposta anche a Standard & Poor’s: «Certi dati non rimpiccoliscono l’Italia»
ROMA – «Agitare ancora la bandiera della secessione significa porsi fuori dalla storia e dalla realtà». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in visita alla mostra «La macchina dello Stato» organizzata all’Archivio di Stato in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Data la «profondità delle radici del nostro stare insieme in quanto italiani, l’agitare ancora oggi la bandiera della secessione vuol dirsi porre fuori dalla storia, dalla concreta realtà e da quell’indispensabile impegno comune per far fronte alla crisi finanziaria».
CRESCITA – Per superare la crisi finanziaria è necessaria «una piattaforma meditata che nasca da consultazioni ampie per il rilancio della crescita», ha detto il capo dello Stato Giorgio Napolitano rispondendo ai cronisti che gli chiedevano cosa bisogna fare per superare l’attuale fase difficile alla luce anche del declassamento dell’Italia da parte di Standard & Poor’s. «È indispensabile un impegno comune per far fronte alla crisi finanziaria perché – ha continuato il presidente della Repubblica riferendosi alle misure per la crescita – se il Pil decresce l’impresa diventa ardua se non impossibile». Sono necessari colpi d’ala? «Colpi d’ala in tasca non ne ho e credo non ne abbia nessuno – ha risposto Napolitano – occorre qualcosa di diverso». E ha aggiunto: «Certi dati non rimpiccoliscono l’Italia»
Redazione Online