Dopo il clamoroso ko dell’Inter a Novara, il primo turno infrasettimanale del campionato entra nel vivo stasera. Gli azzurri sono ospiti del Chievo, i bianconeri affrontano il Bologna, il clou però è Milan-Udinese. Giovedì Roma-Siena.
ROMA – Siamo appena alla terza giornata ed è già tempo di verifiche cruciali. Soprattutto per chi insegue. Dopo la clamorosa sconfitta subita ieri dall’inter 3 a 1 dalla matricola Novara, il Milan, strapazzato a Napoli, non può perdere altro terreno perché il tempo passa e la classifica si allunga. Allegri, alla vigilia della delicata sfida con l’Udinese, tre vittorie nelle ultime tre partite compresa quella con il Rennes in Europa League, ne fa una questione di testa più che di gambe. Chiede intensità, determinazione, applicazione, equilibrio.
Il test è cruciale e l’emergenza assoluta (rispetto al Napoli torna solo Zambrotta): Di Natale, tre gol nelle ultime tre partite, misurerà la tenuta della sfilacciata difesa rossonera, che di reti ne ha subìte sette in otto giorni (Champions compresa), mentre in attacco Pato deve svegliarsi dopo aver fornito una prestazione incolore nella notte del Cavani show. Le nuove, vecchie, regine del campionato non vogliono fermarsi. Juventus e Napoli, a punteggio pieno, provano a calare il tris. La serata sembra favorevole ai bianconeri che ospiteranno lo spento Bologna, due sconfitte e quattro gol al passivo contro Fiorentina e Lecce. Conte, il vero rinforzo di Madama al di là del mercato, non si fida di una partita all’apparenza scontata e invita i suoi giocatori ad alzare il livello di attenzione. La Juve, che ha un organico numeroso ma non le coppe Europee da gestire, limiterà il turnover per sfruttare al massimo il momento favorevole: oltre a De Ceglie, che ha scontato la giornata di squalifica, dovrebbero rientrare Del Piero e Krasic.
Il Napoli, invece, cambierà parecchio. Contro il Chievo, che l’anno scorso gli ha sfilato sei punti, è prevista un’imponente rotazione. Del resto la banda Mazzarri gioca ogni tre giorni. Lavezzi non è partito per Verona e si sta preparando per l’anticipo di sabato sera al San Paolo contro la Fiorentina, ma non sono da escludere altre esclusioni eccellenti. Il Cagliari va a Palermo con il morale alle stelle e niente da perdere. Per i siciliani, brillanti con l’Inter ma deludenti a Bergamo, è una specie di prova della verità. Stesso discorso per la Fiorentina contro il Parma: sarà quella tonica e battagliera che ha piegato il Bologna o quella spenta e senza anima che si è consegnata all’Udinese? Mihajlovic è intenzionato a dare fiducia a Montolivo, separato in casa e a far esordire il Tanque Silva al posto dell’infortunato Gilardino. Gli emiliani, senza Giovinco squalificato, lanciano Floccari titolare. Il Genoa, dopo aver espugnato l’Olimpico laziale, cerca di conquistare anche Marassi contro il Catania. Cesena-Lazio è sfida tra due squadre ancora a corto di vittorie. Reja ha ritirato le dimissioni, ma è fortemente deluso: «Il quadro è buono, la cornice marcia», dice riferendosi soprattutto ai tifosi biancocelesti che lo contestano senza tregua. Giovedì sera si chiude con Roma-Siena: stavolta a Luis Enrique non può sfuggire la vittoria.
Alessandro Bocci