«Hanno scoperto i principi chiave per la sua attivazione». Il candese Ralph Steinman è scomparso tre giorni fa. Gli altri sono l’americano Beutler e il francese Hoffmann
STOCCOLMA – Il premio Nobel per la medicina è stato assegnato all’americano Bruce Beutler, al francese nato in Lussemburgo Jules Hoffmann e al canadese Ralph Steinman per le loro ricerche sul sistema immunitario. La felicità per l’annuncio è però oscurata dal decesso di Steinman, avvenuto il 30 settembre. «Hanno rivoluzionato la nostra comprensione del sistema immunitario scoprendo i principi chiave per la sua attivazione», si legge in una nota della giuria diffusa dal Karolinska Institute di Stoccolma. Metà del premio di 10 milioni di corone svedesi (circa 1.400.000 euro) è andato a Beutler e Hoffmann, l’altra metà a Steinman.
I PREMIATI – Beutler, 54 anni, lavora nell’Istituto Scripps e insieme a Hoffmann, 70 anni, francese nato in Lussemburgo, è stato citato per gli studi sull’attivazione dell’immunità innata. Steinman – 68 anni, è deceduto il 30 settembre per un tumore al pancreas, ma la notizia è stata tenuta riservata fino a dopo l’annuncio dell’assegnazione del Nobel. Era insegnante alla Rockefeller University e ha ricevuto il premio per la scoperta delle sentinelle del sistema immunitario, le cellule dendritiche, e del loro ruolo nell’immunità adattativa. Steinman, a cui era stato diagnostica la malattia quattro anni fa, era riuscito a resistere grazie a una terapia che egli stesso aveva messo a punto, basata proprio sulle cellule dendritiche.
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