LA CRISI E IL DEBITO. Il ministro dell’Economia: «Ogni sforzo per evitare il default greco Ma in Italia i conti tengono»
LUSSEMBURGO – «La crisi ha oramai epicentro in Europa, gira intorno ai rischi sovrani e da ultimo si vede anche nelle banche». Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti al termine del vertice Ecofin in Lussemburgo. L’Italia? «I nostri conti pubblici tengono anche a crescita zero» ha sostenuto. E per evitare il default alla Grecia, i Paesi dell’Eurozona stanno facendo «ogni sforzo».
CONTI IN SICUREZZA – «Con il pareggio bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti anche in assenza di crescita, è meglio avere la crescita certo, ma il pareggio è una sicurezza» ha insistito il ministro in conferenza stampa. «L’Italia è uno, forse l’unico Paese al mondo che ha l’avanzo primario», ha ricordato i. «Noi siamo in controtendenza e questo contribuisce alla discesa del debito pubblico, siamo sulla strada giusta, altri meno. Anche se confesso che preferirei non avere un avanzo primario, magari avere anche il deficit ma con un debito più piccolo». Ma per l’Italia «avere un avanzo primario è necessario»
PENSIONI, LA UE CI CONSIDERA SOLIDI – «In Europa noi abbiamo una valutazione sul nostro sistema di pensioni molto buona in merito a solidità e stabilità e io mi riconosco in quel giudizio», ha detto ancora Tremonti replicando a una domanda. «Il resto sono considerazioni politiche nazionali che si fanno a Roma».
EUROBOND, SERVE PIU’ GOVERNANCE – «Se vogliamo gli eurobond dobbiamo avere un livello maggiore di governance nella Ue». «La discussione fra ministri e anche in politica, per esempio nel partito popolare, è che serve una governance più forte, un’architettura istituzionale più forte». «Certo occorre modificare il Trattato – ha spiegato – Con maggiore disciplina controlli e sanzioni in contropartita ci può essere consilidamento fiscale».
Paola Pica