A INCASTRARLA UN VIDEO. L’uomo era già ricoverato in ospedale per intossicazione
REGGIO CALABRIA – Ha tentato di avvelenare l’anziano convivente, già ricoverato in ospedale per un’intossicazione, facendogli bere un succo di frutta alla mela verde miscelato con della benzina. La donna, una 45enne, è stata scoperta e arrestata dai carabinieri di Locri per tentato omicidio. Stando ai primi accertamenti anche l’intossicazione per un mix di farmaci, che aveva portato al ricovero dell’anziano, sarebbe stata provocata dalla 45enne la sera precedente. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che hanno acquisito anche i filmati delle telecamere di un bar sotto l’ospedale, la donna ha acquistato un succo di frutta alla mela verde e vi ha poi versato dentro della benzina.
LA MISCELA – Preparata la miscela, si è diretta al reparto di geriatria e ha cercato di propinarla all’uomo. Quest’ultimo, nonostante versasse già in gravi condizioni, è riuscito a richiamare l’attenzione degli infermieri. È intervenuto anche un carabiniere libero dal servizio che si trovava nella stanza accanto per assistere un parente. Ormai scoperta, dopo aver recuperato la borsa, la donna ha cercato di allontanarsi dal reparto ma è stata fermata dal militare. Giunti i rinforzi è stata accompagnata in caserma ed arrestata. Nel corso di una perquisizione è stata trovata nella sua borsa una pistola giocattolo a tamburo calibro 38 con 5 colpi a salve.
IL POSSIBILE MOVENTE – La donna non avrebbe avuto mire sul patrimonio del compagno, anche perché non avrebbe ereditato nulla. Ma, secondo gli inquirenti, voleva a tutti i costi la sua morte:«Lui mi maltrattava», avrebbe confidato agli inquirenti. Sarebbe per questo motivo che venerdì sera ha somministrato al convivente un mix micidiale di farmaci con la scusa di fargli superare un’alterazione febbrile. Il pensionato, però, non è morto ed è stato ricoverato nell’ospedale di Locri per intossicazione. La donna non si sarebbe comunque persa d’animo e sabato mattina avrebbe tentato nuovamente di ucciderlo. Oltre che per l’insospettabile resistenza dell’uomo, il tentato omicidio sarebbe stato sventato anche dalla ferrea dieta imposta dagli infermieri all’uomo. L’attività investigativa ha poi consentito di accertare che la donna era stata ripresa dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale mentre versava la benzina nel succo di frutta che aveva acquistato per il convivente. Un elemento di prova inoppugnabile che è servito a rafforzare il contesto delle accuse a suo carico.
Redazione Online