Entro le 18 il capo dello Stato avrà sentito tutti i partiti. Schifani e Fini al colle da Napolitano. Italia dei Valori dà la fiducia: «Presto di nuovo la voce ai cittadini» L’incarico a Monti forse già in serata. La giornata del premier in pectore. Il professore assediato dai giornalisti. Domenica l’incarico dal presidente della Repubblica
ROMA – Sono cominciate domenica alle nove le consultazioni del presidente Giorgio Napolitano che, a tempo record, dovrebbe formare un nuovo governo con Mario Monti dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, solo un «buon lavoro, buona domenica» rivolto ai giornalisti. Le consultazioni si concluderanno nel pomeriggio, dopo che, alle 17,15, il presidente Napolitano avrà incontrato la delegazione del Pdl.
LA LEGA – «Ci sono tutti, sarà un’ammucchiata, difficile che riusciranno ad approvare» le misure. Così il leader della Lega, Umberto Bossi, risponde sul futuro del governo Monti, mentre lascia Montecitorio per raggiungere il Quirinale. Riguardo a quel che dirà al Capo dello Stato, il Senatur taglia corto: «non lo so, ci penserò quando sarò lì».
ITALIA DEI VALORI – Via libera dell’Italia dei Valori (ma con riserva)a un nuovo «governo a tempo per rispondere alle emergenze internazionali, per ridare lustro e credibilità al nostro paese». Un governo «a cui potremo dare o non dare la fiducia a seconda di quello che ci riferirà in Parlamento, a seconda della squadra». Lo ha detto il leader Idv, Antonio Di Pietro, parlando al termine delle consultazioni al Quirinale con il capo dello Stato. «Con fiduciosa attesa – ha aggiunto l’ex pm – non possiamo che augurarci che sia un governo tecnico qualificato, che in breve tempo porti alle elezioni e che abbia rispetto per quei cittadini che hanno, attraverso il referendum, chiesto la modifica della legge elettorale, da fare o in Parlamento o con la consultazione popolare».
LE CONSULTAZIONI – Subito dopo i primi colloqui istituzionali e prima di Italia dei Valori Napolitano ha incontrato una delegazione dell’Union Valdotaine e della Sud Tiroler Volkspartei che hanno dato pieno appoggio al governo Monti. Subito dopo i parlamentari del Mpa Carmelo Lo Monte e Giovanni Pistorio hanno espresso al capo dello Stato «convinto apprezzamento per la sua azione in questo delicatissimo momento» e si sono detti «pronti a sostenere il governo Monti». «Nell’agenda del governo, però – afferma Pistorio – si dovrà fare attenzione ai temi della coesione nazionale e dell’equità sociale e territoriale». Anche Fareitalia per la costituente popolare è favorevole a Mario Monti e ritiene necessario realizzare subito l’agenda concordata dall’Italia con l’Europa. I parlamentari liberali-repubblicani Giorgio La Malfa, Italo Tanoni e Daniela Melchiorre hanno assicurato a Napolitano che daranno «incondizionato sostegno a Mario Monti». Il Partito repubblicano ha dato il suo sostegno. Gli esponenti Francesco Nucara e Antonio Del Pennino, riferiscono di aver «espresso al Capo dello Stato l’apprezzamento per il ruolo di equilibrio e chiarezza» avuto in questa fase politica. Il Partito socialista dà il suo sostegno a Mario Monti, ma chiede al futuro premier di dar vita ad un governo tecnico con la presenza anche di esponenti politici. Noisud ha espresso «apprezzamento» per Mario Monti «che sembra il nome sul quale attualmente si sta registrando più convergenza».
LA FINE DELL’ERA BERLUSCONI – Solo poche ore fa, sabato sera al Quirinale si è chiusa l’avventura del quarto governo Berlusconi con le dimissioni del premier, annunciate dopo il voto sul rendiconto dello Stato. Nella giornata di sabato il voto della Camera ha approvato definitivamente la Legge di stabilità (380 sì). Poi le ore convulse del vertice Pdl (dal quale è uscita la sofferta decisione di appoggiare un governo tecnico guidato da Mario Monti) e della salita al Colle, per le dimissioni formali. Un momento difficile per il premier e per molti dei suoi, perché nel centro di Roma l’addio di Berlusconi è stato accompagnato da contestazioni e sottolineata da feste palesi di nutriti gruppi di cittadini, addirittura con caroselli di auto dopo l’annuncio ufficiale. Berlusconi al Quirinale era stato accolto da una folla urlante. Fischi, insulti e anche qualche monetina: «Dimissioni» e «Buffone» i cori più frequenti. Ma poi anche canti (Bella Ciao e l’inno di Mameli) e perfino un’orchestra con coro, «Resistenza musicale permanente», che ha eseguito un «halleujah per la caduta del governo». La piazza s’è riempita con il passare dei minuti e l’annuncio delle dimissioni è stato salutato con una sorta di esplosione festosa. Il premier se ne è andato in auto da un’uscita secondaria.
IL PREMIER INCARICATO – Ora si apre la fase delle consultazioni (leggi gli orari degli incontri) , che si prevede rapidissima. L’intenzione di Napolitano è di annunciare l’incarico a Monti prima dell’apertura dei mercati lunedì mattina. Da stamane al Quirinale, il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano affronta quindi il percorso previsto per l’incarico al nuovo premier. Monti ha già discusso con Napolitano negli ultimi due giorni sulle ipotesi di lavoro. E’ pronta una lista di ministri che sarà esclusivamente tecnica, secondo le indiscrezioni più accreditati. E Monti dovrebbe assumere direttamente l’interim per l’Economia. Ovvero, assumerà personalmente la responsabilità maggiore delle scelte necessarie in questa fase.
MARIO MONTI – E’ il giorno dell’attesa. Il premier in pectore, il neosenatore a vita Mario Monti lascia di buon mattino il suo albergo nel centro di Roma. Ai cronisti che provano a chiederli se sia emozionato per il probabile incarico che riceverà dal presidente della Repubblica per formare il nuovo governo l’economista si limita a rispondere: «Avete visto che bella giornata?». Il professore, lasciando l’albergo con la moglie, si è diretto in una chiesa del centro per partecipare alla messa. Applausi poi per il senatore a vita al suo arrivo a palazzo Giustiniani. Dopo aver percorso alcuni metri in compagnia della moglie, al termine della messa nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, Monti ha raggiunto gli uffici del Senato circondato da una folta schiera di cronisti e fotografi. Appena uscito dalla chiesa, il senatore si è concesso per alcune foto in compagnia della moglie e, sorpreso della ressa di giornalisti, rivolgendosi al suo caposcorta, ha chiesto: «Ma dopo questo finisce, vero?». A chi invece gli domandava come si sentisse il senatore Monti ha risposto «benissimo». Una passante si è invece lanciata in un «Auguri presidente» e Monti ha risposto: «Grazie».
ATTESA – Ma è chiaro che i pensieri e le preoccupazioni dell’ex commissario europeo sono tutti rivolti al pomeriggio, quando, verso le 18, dovrebbe arrivare la convocazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non è chiaro se Monti a questo punto procederà ad altri incontri con le forze politiche, accettando l’incarico con riserva, o se si presenterà con già in tasca la lista dei ministri e fisserà già per lunedì il giuramento del nuovo governo, in modo da avere il sì delle Camere entro mercoledì.
Silvio Berlusconi si è dimesso e ora il pallino del gioco passa a Giorgio Napolitano. Secondo il timing serratissimo messo in piedi dal Quirinale la domenica sarà dedicata alle consultazioni, mai così di rito come questa volta, in cui il nome nel nuovo presidente del Consiglio, Mario Monti, circola ormai già da giorni. Se tutto procede senza intoppi il senatore a vita dovrebbe accettare questa sera l’incarico a formare il governo, annunciando la lista dei ministri.
Secondo il programma delle consultazioni i primi a parlare con Napolitano sono stati i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. A seguire i gruppi parlamentari più piccoli, poi Idv, Lega Nord infine il Terzo Polo, il Partito Democratico e quindi il Popolo della Libertà. I due ex presidenti della Repubblica, Scalfaro e Ciampi, saranno sentiti nel corso della giornata.
ore 12.55 Bossi: “No all’ammucchiata” – Come già aveva annunciato, la Lega Nord starà all’opposizione del governo Monti. “La Lega dice no all’ammucchiata – ha detto Bossi – per ora non conosciamo il programma e diremo no”.
ore 12.30 Berlusconi: “Colpa dei finiani” – Berlusconi rivendica “con orgoglio quanto siamo riusciti a fare in questi tre anni e mezzo segnati da una crisi internazionale senza precedenti nella storia”: lo scrive il premier dimissionario Silvio Berlusconi in una lettera inviata al segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, che sta celebrando a Torino il secondo congresso del partito. La “fronda” della componente finiania è stato il “peccato originale” che ha minato “il percorso di una legislatura che avrebbe dovuto essere costituente e che si è invece incagliata nelle secche di una politica che non ci appartiene”.
ore 12.20 Bossi: “Contestatori mandati dall’Europa” – “I contestatori Berlusconi sono stati mandati dall’Europa”. Così il leader della Lega Umberto Bossi, a proposito della folla che si è riversata nel centro di Roma dopo le dimissioni di Berlusconi.
ore 12 Di Pietro: “Governo a tempo, senza politici” – “Ci auguriamo un governo tecnico, senza politici, qualificato, che abbia rispetto per i cittadini che col referendum hanno chiesto di modificare la legge elettorale”. Così Antonio Di Pietro, dopo esser stato ricevuto da Napolitano al Quirinale. “Il governo che si sta formando “sia a tempo. Giudicheremo la squadra ed il programma” ha detto ancora. Concetti ribaditi anche su Twitter da Massimo Donadi.
ore 11.45 Maroni: “Si è chiusa un’epoca” – “Sì è chiusa un’epoca, il Pdl ora farà parte della maggioranza, mentre la Lega andrà all’opposizione. E’ una cosa che non possiamo ignorare”. A dirlo il ministro del governo dimissionario Roberto Maroni, ospite de L’intervista di Maria Latella su SkyTG24. “Non sarebbe un dramma – ha aggiunto – né una novità se alle prossime elezioni la Lega dovesse correre da sola”.
ore 11.19 – Ex Fli e Pri a favore di Monti – Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Pippo Scalia, ora nel gruppo Fareitalia, sosterranno il futuro governo Monti. Lo hanno comunicato a Giorgio Napolitano. Sì anche da parte del Partito Repubblicano.
ore 11.18 Liberaldemocratici a favore del governo Monti – Mario Monti è uomo di “grande
capacita’ ed esperienza” che deve guidare un governo “saldo, forte, che dia certezze”. Lo ha detto, uscendo dallo Studio alla Vetrata del Quirinale, Daniela Melchiorre, ricevuta con la delegazione dei Liberaldemocratici-Maie. Il nuovo esecutivo, ha aggiunto, dovrà vedere “la piena partecipazione dei partiti politici”, e ad esso “garantiamo il nostro pieno appoggio senza condizioni”.
ore 11.08 Monti a Palazzo Giustiniani – Ha percorso a piedi, con la moglie Elsa, il tragitto dalla chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza dove ha partecipato alla messa, fino a Palazzo Giustiniani, dove è stato accolto dagli applausi della gente. “Mi sento benissimo”, ha detto il futuro premier a chi gli chiedeva quali fossero le sue sensazioni oggi, ringraziando per gli auguri.
ore 10.50 Altero Matteoli: “Berlusconi non è finito” – A SkyTG24 Matteoli ha detto che “se qualcuno pensa che sia la fine di Berlusconi sbaglia di grosso. Berlusconi è ancora in campo, per senso di responsabilità ha rassegnato le dimissioni. Io avrei preferito andare alle elezioni immediatamente, ma poi abbiamo discusso tra di noi come è giusto fare e io ho accettato la sintesi che è stata fatta”
ore 10.46 Lauro (Pdl): “Monti resti fino a fine legislatura” – “Il governo Monti deve nascere in un clima di concordia nazionale per poter realizzare, con il concorso del Parlamento, le riforme strutturali, ormai indifferibili, utilizzando l’intero scorcio della legislatura, fino al 2013”. E’ quanto afferma il senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della commissione Affari costituzionali. Lauro osserva che “un governo di emergenza nazionale non può’ essere sottoposto, a priori, a scadenze temporali. Sarebbe una contraddizione in termini. Dovrà durare fino a quando durerà l’emergenza ed essere giudicato per la capacità di realizzare i contenuti del suo programma”.
ore 10.45 Mpa a favore del governo tecnico – L’Mpa è “pronto a sostenere l’eventuale governo Monti”. Lo ha detto il senatore Giovanni Pistorio, al termine del colloquio al Quirinale con Napolitano. “Dal nuovo esecutivo – ha aggiunto Pistorio – ci aspettiamo una attenzione straordinaria ai temi della coesione sociale e nazionale e soprattutto dell’equità sociale e territoriale”. Nel colloquio con il capo dello Stato, Pistorio era accompagnato dal deputato Carmelo Lo Monte.
ore 10.22 Quagliarello: “Il prossimo governo lo faranno i mercati” – “C’è un atto di responsabilità che deriva da una situazione straordinaria. Il prossimo governo lo faranno i mercati e non il popolo, è una triste considerazione ma la crisi economica ci ha messo di fronte a ciò. E’ finita un’era ma bisogna salvare tutto ciò che ha cambiato questa fase come il bipolarismo”. Lo afferma il vicepresidente dei sernatori Pdl, Gaetano Quagliariello.
ore 10.12 Monti scherza coi cronisti – Mario Monti ha da poco lasciato il suo albergo nel centro di Roma per andare a messa. Ai cronisti che provano a chiederli se sia emozionato per il probabile incarico che riceverà questa sera dal presidente della Repubblica per formare il nuovo governo l’economista si limita a rispondere: “Avete visto che bella giornata?”.
ore 10. 09 Casini: “Ratristato dalle scene di ieri” – “Le scene di ieri sera mi hanno rattristato: non c’è niente di peggio degli insulti dei vincitori sui vinti”. Lo scrive su Twitter il leader del’Udc Pier Ferdinando Casini.
ore 10.01 Fini lascia il Quirinale – Si è concluso al Quirinale l’incontro tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il presidente della Camera Gianfranco Fini. Neppure Fini ha rilasciato dichiarazioni. Si è limitato a dire ai cronisti “Buona domenica di lavoro”.
ore 9.35 Piccola folla davanti al Quirinale – Dopo i caroselli e gli assembramenti di ieri sera, calma piatta stamane sulla Piazza del Quirinale, dove una piccola folla si è formata fin dal primo mattino nonostante sia domenica e la giornata piu’ che fresca. Un centinaio di persone si trova lungo la balaustra che divide la piazza dalla Salita di Montecavallo, mentre le forze dell’ordine presidiano l’accesso ai colonnini che fanno da emiciclo al Portone principale.
ore 9.32 Schifani non rilascia dichiarazioni – Il presidente del Senato Renato Schifani ha lasciato il Quirinale senza rilasciare alcuna dichiarazione. Gianfranco Fini è entrato nello studio di Giorgio Napolitano
ore 9.18 Schifani al Quirinale – Con l’arrivo al Quirinale del presidente del Senato Renato Schifani, sono iniziate le consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio.
Berlusconi, dimissioni: l’attesa della Piazza
Redazione online