La donna, 45 anni, è indagata per truffa e falso. È stata a casa anche per maternità di fatto mai avute.
BOLOGNA – Negli ultimi 9 anni ha lavorato solo sei giorni: è stata a casa per lunghi periodi in malattia e in maternità, solo che, a quanto risulta, la donna non ha mai avuto quei figli. I carabinieri del Nas di Bologna hanno posto agli arresti domiciliari una dipendente di 45 anni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola Malpighi, finita indagata per truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso ideologico in documentazione pubblica.
L’INDAGINE – L’arresto è avvenuto su misura del gip di Bologna Alberto Gamberini, richiesta dal pm Claudio Santangelo, e deriva dalle indagini del Nas su un’operatrice tecnica (con funzione di supporto assistenziale dell’ospedale). L’indagine è stata ribattezzata «figli mai nati».
LE ASSENZE DELLA DONNA – L’operatrice, infatti, oltre ad essere risultata assente per continuati e prolungati periodi di malattia, sui quali sono in corso ulteriori indagini per accertarne la veridicità delle condizioni, si era assentata per due presunte gravidanze, dapprima per complicanze della gestazione e poi per maternità obbligatoria, di fatto non vere o comunque non portate a termine. Secondo l’accusa, la donna con artifizi e raggiri, è riuscita dapprima a ottenere da medici del consultorio familiare e dell’Ospedale Maggiore i certificati di maternità a rischio, non sottoponendosi a specifici esami diagnostici per l’accertamento dell’effettivo stato di gravidanza. Successivamente avrebbe indotto in errore anche la Direzione del Policlinico Ospedaliero e la Direzione Provinciale del Lavoro usufruendo in modo indebito dei periodi di assenza. Inoltre, producendo false certificazioni comprovanti la nascita dei due figli nel febbraio 2004 e nell’ottobre 2009, ha usufruito indebitamente dei benefici di detrazione d’imposta per figli a carico. Il danno erariale, al momento, è stato quantificato in circa 33.117 euro.
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