La polizia sulle tracce di un certo Carlos: era con la 36enne pescarese poco prima che lei venisse uccisa. Diffuso identikit
NEW YORK – La polizia ha un identikit. Ritrae l’ultima persona, un certo Carlos, con la quale sarebbe stata vista viva Rita Morelli, uccisa con tre pugnalate nella sua abitazione a New York. «È stata vista parlare con lui, forse è un brasiliano – racconta Giorgio Morelli, cugino della 36enne assassinata – da una vicina del secondo piano della casa di East Harlem dove la donna viveva. Se è stato lui, con il Dna si verrà a sapere subito, questo mi dicono da New York e quindi lo prenderanno».
«QUELLO NON ERA IL SUO RAGAZZO» – «Sembrava calma, ma quello non era il suo ragazzo», ha riferito agli investigatori Lee Stefanis, il vicino che conosceva Rita e che aveva incrociato i due uscendo dall’edificio. La ragazza, secondo una vicina che vive al piano sopra quello della donna assassinata, l’ha poi vista rientrare in casa: «L’ultima cosa che mi ha detto è stata “Copriti, fa proprio freddo!”», ha raccontato, ma non ha saputo spiegare come l’assassino possa essere entrato nell’edificio: «Probabilmente, si è limitato a citofonare».
«ERA BRAVA E SIMPATICA» – Rita Morelli studiava al College Hunter e con il compagno lavorava in un ristorante italiano. «Veniva qui da un paio di anni, due o tre sere a settimana, per pagare le spese. Era una ragazza brava, simpatica, tranquilla e sempre puntuale, per questo mi sembra una cosa molto strana», racconta ora Nando, il proprietario del «Caffè Buon Gusto».