Braccio di ferro. «Un atto distensivo e di fiducia nei confronti del sindaco». Boeri ha scelto le dimissioni dopo una riunione con il Pd
MILANO – Il rapporto di fiducia tra il sindaco e il suo assessore alla Cultura è al dunque. Stefano Boeri ha inviato una lettera in cui restituisce tutte le deleghe. Ora la palla è a Pisapia: il sindaco deve decidere se riconfermare alla Cultura Boeri ( con meno ambiti di competenza rispetto prima) oppure estrometterlo dalla giunta come conseguenza di quello che era successo venerdì, quando Pisapia, dopo alcune prese di posizioni dell’assessore non concordate con il resto dei colleghi, aveva fatto mettere a verbale che c’era«un problema di fiducia» con il titolare della Cultura.
LE DIMISSIONI – «Una scelta difficile» che «va intesa come un atto distensivo e di fiducia nei confronti del sindaco»: così l’assessore Stefano Boeri ha commentato la decisione. Una scelta maturata «nel corso di in una lunga riunione» con il Pd meneghino. «Ho rimesso nella mani del sindaco Pisapia le deleghe alla Cultura, Moda, Design ed Expo che mi erano state assegnate all’atto di costituzione della nuova Giunta comunale, nel giugno scorso – spiega Boeri -. Una scelta difficile che ho voluto condividere ieri notte, nel corso di in una lunga riunione, con i consiglieri, gli assessori e i segretari milanesi del Partito Democratico e che va intesa come un atto distensivo e di fiducia nei confronti del Sindaco».
IL CASUS BELLI – Nello specifico l’assessore alla Cultura si era espresso contro il Museo di Arte contemporanea a City Life, ma questo era stato solo l’ultimo episodio di una serie di frizioni con il sindaco.
ASTRO NASCENTE PD – Nelle ultime ore comunque sono state tentate alcune mediazioni da parte del Partito democratico per congelare un’eventuale decisione contro Stefano Boeri. L’assessore alla Cultura fu il candidato che i democratici scelsero per sfidare Pisapia alle primarie. Da capolista prese poi 13 mila preferenze alle elezioni, il secondo più votato dopo Silvio Berlusconi. Alcune settimane fa Boeri era diventato capodelegazione del Pd nella giunta.
APPELLI – «Lanciamo un accoratissimo appello a Pisapia e Boeri affinché difendano il sogno di centinaia di migliaia di elettori milanesi, che solo pochi mesi fa ci hanno chiesto di cambiare, di innovare, di rendere più bella e vivibile Milano. C’è bisogno di tutti e due, non commettiamo sbagli proprio ora, che siamo all’inizio e in un momento decisivo». Lo hanno dichiarato gli esponenti del Pd Giuseppe Civati, consigliere regionale, e Carlo Monguzzi, consigliere comunale. Su Facebook nella giornata di domenica si sono moltiplicati i commenti dei sostenitori «arancioni» sullo scontro tra i due vecchi rivali alle primarie di un anno fa.