GIORNATA 14. I rossoneri aprono il turno-spezzatino contro il Genoa per superare provvisoriamente la Juve.
MILANO – Si comincia venerdì con l’assalto del Milan alla testa della classifica, si chiude lunedì con il tentativo della Lazio di cancellare la sconfitta contro la Juve. È il calcio dei tempi moderni, governato dai soldi delle tv. L’inizio è intrigante. I campioni d’Italia, espugnando Marassi, avrebbero la possibilità di scavalcare la Juventus e impossessarsi, almeno sino a domenica pomeriggio, del primo posto. Allegri è carico, la sua squadra ha vinto 6 delle ultime 7 partite e la settima l’ha pareggiata a Firenze dopo averla dominata. Non solo: Ibrahimovic è scatenato, l’attacco è il più prolifico del campionato con 27 gol, il gioco scintillante. Non fanno paura le assenze di Abbiati, Van Bommel e Zambrotta oltre a quella di Inzaghi, sempre più fuori dai progetti del tecnico. Per il Genoa balbettante di questo ultimo periodo e privo dello squalificato Palacio sarà dura. Malesani, messo sotto accusa da una parte della stampa genovese, si è sfogato: «Ho letto che qualcuno mi ha definito mollo, ma se sei mollo non fai questo mestiere. Posso essere simpatico o antipatico, ma credo di meritare più rispetto», le dichiarazioni che rendono ancora più pepata la sfida del venerdì (ore 20.45) a Marassi.
SABATO – Sabato sarà la volta di Inter e Napoli, le altre due squadre (insieme al Milan), impegnate in Champions League la settimana successiva. I nerazzurri, sfruttando il calendario, vogliono rientrare nella zona europea entro Natale. Il progetto è ambizioso e parte dall’idea di vincere le prossime due partite casalinghe con Udinese e Fiorentina (ancora di sabato, il 10 dicembre). Con i friulani non sarà facile anche se il rendimento esterno della squadra di Guidolin è ben differente da quello casalingo: 18 i punti conquistati al Friuli, appena 6 in 6 partite lontano da casa. Il Napoli, stanco e concentrato sulla decisiva sfida di mercoledì a Villarreal, dovrà gestire le forze e adottare il turnover, ma non può fallire l’esame casalingo contro il Lecce fanalino di coda (ore 20.45).
DOMENICA – La domenica del pallone ruota intorno all’imbattuta Juventus che, senza lo squalificato Pirlo, gioca contro il Cesena rigenerato da Arrigoni e reduce da due vittorie consecutive che diventano tre se consideriamo quella di Coppa Italia contro il Gubbio. Ma è difficile immaginare che la squadra di Conte si possa fermare proprio sul più bello. Fiorentina-Roma è la sfida tra squadre in crisi. Rossi recupera Jovetic, Luis Enrique conta sul ritorno di Totti (manca dal primo ottobre e non ha ancora segnato in campionato), non avrà il punito Osvaldo e pensa di sistemare De Rossi sulla linea di difesa. La Viola, scossa dalle notte bravi dei suoi giocatori, ha scelto il ritiro anticipato. Il Catania, in casa contro il Cagliari, vuole difendere il suo primato: nessuna, tra le squadre teoricamente in lotta per la salvezza, è messa meglio dei siciliani di Montella. I sardi, invece, stanno sprofondando: non vincono da sette partite in cui hanno raccolto appena 4 punti. C’è curiosità per la partita del Palermo a Parma (domenica sera alle 20.45): i rosanero hanno vinto 6 volte su 6 in casa, ma hanno raccolto appena un punto senza segnare un gol in trasferta. Sfateranno il tabù? Il Parma, però, non può sbagliare dopo la sconfitta di Novara. L’Atalanta, a Verona contro il Chievo, si affida al solito scatenato Denis.
LUNEDÌ – La Lazio chiude alle 20.45 di lunedì: se vince con il Novara potrebbe fare un salto sino al secondo posto: prima, però, bisognerà vedere i risultati di Milan e Udinese. In ogni caso con tre punti rinforzerebbe la sua posizione europea.
Alessandro Bocci