Il cargo trasporta 15.750 di soda caustica. La nave catturata al largo delle coste dell’Oman. Il comandante: «Noi stiamo tutti bene»
NAPOLI – Un nave italiana è stata catturata dai pirati. Si tratta del mercantile la Enrico Ievoli della compagnia Marnavi di Napoli, catturato al largo delle coste dell’Oman. Il cargo trasporta 15.750 tonnellate di soda caustica ed era partito Fujairah, negli Emirati Arabi, ed era diretto nel Mediterraneo. La Farnesina ha confermato il sequestro e segue l’evoluzione attraverso l’Unità di crisi. A bordo ci sono 18 persone, di cui 6 italiani, compreso il comandante Agostino Musumeci. A bordo anche Carmelo Sortino, 48 anni, di Pozzallo. Gli altri marinai sono di origini ucraine e indiane.
IL BLITZ- I pirati sono riusciti a salire all’alba sulla nave. E hanno preso possesso dello scafo. Il comandante Agostino Musumeci è riuscito a mettersi in contatto con la compagnia Marnavi Spa e in una telefonata ha spiegato: «I pirati sono a bordo ma noi stiamo tutti bene». L’aministratore delegato della società, Domenico Ievoli, ha detto all’Ansa che è «in contatto con la Farnesina». L’armatore è stato cercato dalla redazione del Corriere.it per ulteriori informazioni, ma si è negato al telefono. La Marnavi, con sede in via Santa Brigida a Napoli, è specializzata in trasporti chimici e alimentari e ha nella sua flotta cinque navi.
«LA ZONA MALEDETTA» – Il golfo dell’Oman è una delle zone più a rischio per le navi. Frequenti gli arrembaggi, nonostante ci siano ben due missioni internazionali. Una della Nato, l’altra dell’Unione europea, proprio per cercare di garantire più sicurezza ai cargo di passaggio in quelle acque. Al ministero degli Esteri c’è dunque «grande preoccupazione». Anche perché le notizie sono poche. Il sequestro arriva pochi giorni dopo la liberazione della Savina Caylyn. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in un messaggio su Twitter, ha spiegato che si mantiene «stretto riserbo per favorire esito positivo». La moglie del comandante, Rita Gianfrido: «Sono molto preoccupata».
IL PRECEDENTE – Questa non è la prima volta che la Iervoli è nel mirino dei pirati: già nel 2006 erano stati attaccati. Ma grazie alla prontezza del comandante che ha dato subito l’allarme, il pericolo è stato scongiurato.