Sale il bilancio delle vittime: almeno 40 persone morte per le conseguenze del gelo. Allerta per i prossimi giorni. Le regioni più a rischio sono Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise. SECONDA ONDATA DI MALTEMPO. «Le previsioni della Protezione civile sono di 30 cm di neve» Imposto anche l’obbligo di circolare con pneumatici da neve o catene montate. Molti istituti ancora assediati dal ghiaccio
ROMA – «I cittadini devono evitare spostamenti inutili, se comincia a nevicare siano pronti a montare le catene». Pena, una nuova raffica di multe come quelle che nei giorni delle prime intense nevicate colpirono perfino decine di motociclisti e scooteristi. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno annuncia il pugno duro contro gli indisciplinati in vista delle nuove precipitazioni nevose previste per il 10 febbraio. E per evitare «spostamenti inutili», chiude scuole e uffici pubblici per due giorni: venerdì e sabato. Una scelta che i romani, pur guardando al cielo sereno di giovedì, accetteranno non senza polemiche.
VERTICE CON GABRIELLI – L’annuncio è venuto al termine di un vertice con la Protezione civile, cui ha partecipato anche il capo dipartimento Franco Gabrielli: «I meteorologi – ha detto Alemanno – parlano di un evento simile a quello che ha colpito Roma lo scorso fine settimana. La previsione della Protezione civile nazionale è di 30 centimetri di neve a Roma». Quanto alla durata delle precipitazioni, secondo i bollettini, ha sottolineato il sindaco, «l’ondata di maltempo dovrebbe cessare sabato all’ora di pranzo».
TERZO STOP ALLE LEZIONI – E’ la terza volta che il primo cittadino chiude gli istituti scolastici della Città Eterna: la prima, tra mille polemiche, era stata una settimana fa, quando preventivamente – viste le previsioni meteo poi contestate e rinnegate (quelle della polemica con la Protezione Civile) – Alemanno aveva deciso di chiudere le scuole, salvo poiprecisare che si trattava di una «chiusura dell’attività didattica» e che le scuole restavano aperte ma non avrebbero conteggiato le assenze degli allievi. Poi il venerdì successivo, con la capitale sotto un manto di nmeve fra i 30 e i 60 centimetri e molti quartieri collinari e periferici isolati, aveva decretato la chiusura definitiva. Altra chiusura, quindi per lunedì 6 febbraio. Numerosi istituti scolastici sono ancora isolati dal ghiaccio nelle periferie romane, nonostante presidi e insegnanti si siano mobilitati per spalare scale e marciapiedi.
ELENCO DEGLI UFFICI APERTI – Non tutti gli enti pubblici chiuderanno, però. Una specifica ordinanza del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, indicherà gli uffici che nonostante la decisione del sindaco resteranno aperti nei due giorni nonostante l’allerta meteo, per specifiche esigenze amministrative e organizzative.
Traffico a rischio, comunque nella Capitale, venerdì e sabato: per questo il sindaco Alemanno ha disposto dalle 6 di venerdì 10 alle 24 di sabato 11 febbraio l’obbligo di circolare con pneumatici da neve o catene a bordo. Di più: «Se nevica, i romani dovrano subito montare le catene». La Protezione Civile prevede neve e neve mista a pioggia nella giornata di venerdì sull’Urbe.
Una nuova ondata di gelo, con temperature più basse di quelle attuali, già sottozero in gran parte d’Italia, è attesa per venerdì. E sarà accompagnata da ulteriori nevicate che colpiranno soprattutto le regioni già in emergenza per le precedenti precipitazioni: Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. La fascia adriatica sarà interessata più di altre dalle nevicate in arrivo. Ma precipitazioni e temperature bassisime ci saranno un po’ ovunque. Al Nord interessate soprattutto Friuli Venezia Giulia e Veneto. Al Centro l’allarme riguarda anche Toscana, Umbria e Lazio , con il possibile ritorno della neve a Roma. Entro domenica, il maltempo arriverà in modo pesante anche al Sud.
POTERI A GABRIELLI – In vista di questa nuova possibile emergenza, il premier Mario Monti ha firmato un decreto che assegna al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il «coordinamento degli interventi» e «l’adozione di ogni indispensabile provvedimento» per far fronte all’ondata di maltempo prevista per i prossimi giorni sull’ Italia. Lo stesso Gabrielli, al termine di un comitato operativo che si è svolto mercoledì in serata, ha chiesto agli enti locali «di predisporre fin da subito gli interventi preventivi» per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Questa mattina, invece, nell’aula del Senato il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha ribadito che la Protezione civile aveva avvisato il Comune di Roma raccomandando l’attuazione del piano neve, smentendo di fatto le ricostruzioni del sindaco Gianni Alemanno che ha sempre parlato di informative carenti. Su quanto accaduto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. In ogni caso il Campidoglio ha deciso di non farsi cogliere impreparato nell’eventualità di nuove forti precipitazioni: la giunta ha deciso di chiudere le scuole per altri due giorni e imposto l’obbligo di catene.
SLITTAMENTO SCADENZE FISCALI – Intanto l’Agenzia delle Entrate ha deciso che, «per i contribuenti domiciliati nelle zone interessate dalle recenti eccezionali precipitazioni nevose», sarà valutato se disapplicare «per causa di forza maggiore» le sanzioni previste per ritardi nell’effettuare gli adempimenti tributari.
LE VITTIME DEL MALTEMPO – Continua nel frattempo a crescere il numero dei morti a causa del freddo; in questi giorni le vittime sono state almeno 40. Gli ultimi decessi sono quelli di due uomini, un medico sessantenne e un settantaquattrenne, morti per infarto nelle Marche mentre spalavano neve davanti alle proprie abitazioni, in Vallesina. Un infarto, forse causato dal freddo, ha determinato la morte di un allevatore avezzanese di 58 anni, Enzo Catini, trovato all’interno della sua stalla alla periferia della città. È poi morto assiderato dopo essere caduto in una roggia nel centro di Manerbio, nella Bassa bresciana, Achille Ivan Battagliola, 49enne originario di Orzinuovi, che vi è rimasto per ore prima che qualcuno lo soccorresse. Sul fronte dei feriti, un operaio di una ditta che lavora per conto dell’Enel è rimasto folgorato, in gravi condizioni, nella tarda mattinata di mercoledì ad Acuto, vicino Fiuggi, nel frusinate: stava lavorando su un traliccio per ripristinare la corrente nella zona colpita dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, quando è stato colpito da una scarica di alta tensione di almeno 20 mila volt. Rischia la paralisi un sedicenne che ha riportato una frattura vertebrale mentre giocava, a Osimo (Ancora), con una tavola da surf sulla neve. Nel cosentino al caduta delle coperture di sei capannoni in una azienda zootecnica ha causato la morte di 150 capi di bestiame morti, tra ovini e bovini.