A FIRENZE. Le proposte fatte fino ad ora dal governo «non vanno bene»
FIRENZE – Sull’articolo 18 «vedremo quali proposte saranno fatte: quelle sentite finora dal governo non ci convincono, e non vanno bene». Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso smorza l’entusiasmo su un imminente accordo nell’ambito della trattativa sulla riforma del mercato del lavoro. Lo ha fatto intervenendo a margine di una iniziativa del sindacato a Firenze. «Per noi l’articolo 18 – ha spiegato – è una tutela generale, ha una funzione di deterrenza rispetto all’arbitrio dei licenziamenti. Quindi una discussione deve partire dal salvaguardare questo principio».
UNA PORTA APERTA – Per il leader Cgil «manutenzione può voler dire tante cose: se uno ha davanti una macchina, manutenzione può voler dire cambiare il motore oppure può essere metterci l’olio». Comunque ha lasciato una porta aperta: «Abbiamo enumerato quali sono le cose necessarie per arrivare a un accordo, e martedì ci aspettiamo delle risposte»
MODELLO TEDESCO – Quindi in riferimento all’ipotesi di modello tedesco, emersa ieri al vertice fra il premier Mario Monti e i segretari di Pdl, Udc e Pd ha tenuto a precisare: «Continuo a pensare che la trattativa vada fatta con le parti sociali. Non ho notizie, se non quelle giornalistiche, su cosa si siano detti». E alla domanda sul fatto che le misure per la crescita sembrano slittate, Camusso ha risposto: «Questo mi sembra l’orientamento che hanno assunto ieri sera. Noi abbiamo detto, e continuiamo a dire, che anche facendo una bellissima riforma del mercato del lavoro, questo non determina la creazione di un solo posto di lavoro, e che il vero tema per l’Italia è la crescita».