I dati Istat: nel quarto trimestre del 2011 la media nazionale è salita al 9,6%. I dati Istat riferiti al mese di febbraio (+0,2%). Se si considerano i 15-24enni sale al 31,9% (+0,9 punti)
MILANO – Il tasso di disoccupazione a febbraio si attesta al 9,3% in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 1,2 punti su base annua, il top dal 1992. Lo comunica l’Istat sulla base dei dati provvisori. Nel quarto trimestre 2011, riferisce l’istituto, il tasso di disoccupazione è stato pari al 9,6%, nove decimi di punto in più rispetto ad un anno prima. Si tratta del tasso più alto dal quarto trimestre del 1999. In totale si sono infatti registrate 44mila donne occupate in meno rispetto a gennaio.
STIME – A febbraio, spiegano i tecnici dell’Istat, ricordando che si tratta di stime e dati destagionalizzati, «il mercato del lavoro continua a caratterizzarsi per la discesa dell’occupazione e la crescita della disoccupazione. Quindi il dato di febbraio testimonia «un quadro preoccupante d’inizio 2012». In particolare, gli occupati sono 22.918 mila, in diminuzione dello 0,1% (-29 mila unità) rispetto a gennaio. Il calo riguarda la sola componente femminile. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente l’occupazione segna un aumento dello 0,1% (16 mila unità). Il tasso di occupazione si attesta al 56,9%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale e in aumento 0,1 punti in termini tendenziali. Il numero dei disoccupati, pari a 2.354 mila, aumenta dell’1,9% (45 mila unità) rispetto a gennaio. Su base annua il numero di disoccupati aumenta del 16,6% (335 mila unità). Il livello di disoccupazione maschile, con 1,275 milioni di uomini in cerca di lavoro, raggiunge anche il record storico, il dato più alto dal IV trimestre del 1992, data d’inizio delle serie. Inoltre, gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente. In confronto a gennaio, il tasso di inattività risulta in diminuzione di 0,1 punti e si attesta al 37,2%.
GIOVANI – Tragica la situazione tra i giovani. A febbraio il tasso di disoccupazione giovanile sale al 31,9% (+0,9 punti rispetto a gennaio e +4,1 punti su base annua). Lo rileva sempre l’Istat indicando il tasso di disoccupazione nella fascia dei 15-24enni attivi. Nel quarto trimestre del 2011, comunica l’istituto, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito al 32,6% dal 29,8% dello stesso periodo del 2010 con un picco del 49,2% per le giovani donne del Mezzogiorno.
GLI ADULTI – L’aumento dell’occupazione italiana più adulta (+164.000 unità, nella classe con almeno 55 anni), soprattutto di quella a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane (-253.000 unità, fino a 34 anni). L’Istat spiega che la permanenza sul posto di lavoro di chi ha 55 anni o più è dovuta sia al progressivo invecchiamento della popolazione sia all’inasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per l’accesso alla pensione.
IN EUROPA – Ma anche in Europa il numero totale di disoccupati ha raggiunto livelli mai registrati prima, sia nell’area euro che nell’intera Unione europea a 27. Lo precisano da Eurostat, in merito ai dati sulla disoccupazione di febbraio. Nell’area euro l’ente di statistica comunitario ha contato 17 milioni 134 mila disoccupati a febbraio, nell’Ue27 invece 24 milioni 550 mila: in entrambi i casi si tratta di nuovi record, ha spiegato un tecnico di Eurostat. Quanto al tasso di disoccupazione, il 10,8 per cento registrato sull’area euro rappresenta un massimo dal giugno del 1997, e quindi anche un massimo dal lancio effettivo della valuta unica. Per l’Ue a 27 il 10,2 per cento raggiunto dalla disoccupazione è invece un nuovo record assoluto: non si era mai registrato un valore così elevato nelle tabelle di Eurostat.