LEGA NORD E RIMBORSI ELETTORALI. Al Senatur notificata un’informazione di garanzia nella sede della Lega in via Bellerio. l’ex ministro dell’interno su facebook parla della lega del futuro. Il «programma» per rilanciare il partito: «Concentrarsi sulle cose da fare, non sulle menate interne».
MILANO – Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato nell’inchiesta sull’uso dei rimborsi elettorali della Lega. I Pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano di Milano gli hanno notificato un’informazione di garanzia nella sede del Carroccio in via Bellerio.
I FIGLI – Con Umberto Bossi sono indagati anche i figli Riccardo e Renzo accusati di appropriazione indebita e il senatore Piergiorgio Stiffoni per il quale l’accusa è di peculato in relazione all’uso dei fondi del Carroccio al Senato. Indagato anche l’imprenditore Paolo Scala per riciclaggio.

ZAIA – Ma il commento più duro arriva da Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e leghista di primo piano: «Se la magistratura accerterà responsabilità chi ha sbagliato dovrà pagare: mi sembra di capire che questi eventi rappresentino l’epilogo di tutto quello che si è letto e visto in tutte queste settimane», ha spiegato. «Personalmente – ha poi voluto precisare Zaia – ho sempre avuto ed ho estrema fiducia nella magistratura, che è l’unica titolata a celebrare i processi e quindi a verificare ed accertare la verità all’interno delle uniche sedi deputate, ovvero i tribunali. Anche in questo caso, alla fine di questo percorso, se saranno riconosciute responsabilità chi ha sbagliato dovrà pagare».
L’ex direttore della Padania Leonardo Boriani: