GIUSTIZIA, PRIMO VIA LIBERA DALLA CAMERA. Il governo regge sull’articolo 10 del provvedimento. Fli vota e con l’Idv polemizza: «In vigore solo dal 2018»

ROMA – L’aula della Camera ha votato la prima e la seconda fiducia al governo sul ddl corruzione. Dopo aver dato il proprio ok, l’articolo 10 sull’incandidabilità dei condannati, la Camera ha votato a favore anche sull’articolo 7, sull’impossibilità di fare contratti con enti pubblici per chi è condannato per reati contro la pubblica amministrazione, come la concussione o la corruzione. Resta da votare l’articolo 14, che include l’aumento, voluto dal Pd, delle pene, nel minimo e nel massimo, per la corruzione. «Il provvedimento sulla corruzione ha avuto una lunga fase di dialogo nelle commissioni riunite – ha detto nei giorni scorsi il ministro della giustizia Paola Severino -. C’è stato un dibattito molto ampio, il rispetto per il Parlamento c’è stato tutto e finchè è stato possibile andare avanti con il dialogo, senza che ci fossero nette contrapposizioni politiche, ho cercato di farlo». La fiducia insomma è arrivata come «unico strumento per portare avanti il provvedimento che tutti giudicano importante. Un mezzo anche costruttivo» ha spiegato il ministro.
L’INCANDIDABILITA’ DEI CONDANNATI – L’articolo 10 che ha passato l’esame della fiducia ricalca il testo uscito dalla commissioni Affari costituzionali e Giustizia e stabilisce che il Governo è delegato ad adottare, entro un anno, un decreto legislativo recante un testo unico della normativa in materia di incandidabilità alla carica di membro del Parlamento europeo, di deputato e di senatore della Repubblica, oltre che per qualsiasi altra carica elettiva di enti regionali o locali, e per le cariche di presidente e di componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, aziende speciali e comunità montane. La norma, però, secondo Fli e Idv, non si applicherà alle prossime elezioni nel 2013 ma scatteranno dal 2018. Un’interpretazione non condivisa dai parlamentari del Pd Giovanelli e Ferranti: «L’incandidabilità in conseguenza di sentenze definitive di condanna può essere applicata già alle prossime elezioni politiche del 2013 se il governo eserciterà, come è sicuramente possibile, la delega in tempo utile».
LE VOTAZIONI – Fli non ha partecipato al primo voto di fiducia, votando a favore invece nelle due successive votazioni. Il Pdl invece ha votato sì «per responsabilità»: «Non ci sottraiamo alla nostra responsabilità – ha spiegato il deputato del Pdl Enrico Costa anche se, ha aggiunto – invece che la fiducia avremmo preferito il dibattito: eravamo vicini a un traguardo storico col ddl presentato da Alfano». Il partito democratico ha dato il suo ok: «Questa legge è un passo avanti e questo passo avanti lo sottolineeremo con la fiducia». Ancora in corso le votazioni per la seconda fiducia.