Il provvedimento: 37 tribunali e 38 prcure in meno, via tutte le sedi distaccate. «Risparmi fino a 31 milioni nel 2014. Non tagli, recupero di efficienza. Lo spreco di risorse è stato a volte imbarazzante»
ROMA – «Una svolta epocale». Il ministro alla Giustizia, Paola Severino, descrive così la revisione delle circoscrizioni giudiziarie approvata in Consiglio dei Ministri. «Cambia la geografia giudiziaria del Paese, ferma all’ epoca dell’unità d’Italia, quando si girava con le carrozze e non con i treni ad alta velocità».
SPRECHI IMBARAZZANTI – «Noi tutti, cittadini, magistrati e avvocati, – ha spiegato il ministro – siamo chiamati a contribuire a una giustizia più efficiente. È impensabile e anacronistico mantenere una geografia giudiziaria che risale ai tempi dell’Unità d’Italia: la parcellizzazione e lo spreco delle risorse giudiziarie ha raggiunto livelli talvolta imbarazzanti. Giusto per fare qualche esempio- prosegue-, esistono sezioni distaccate in cui ben cinque unità di personale amministrativo sono impegnate nel corso di un intero anno ad occuparsi di poco più di un centinaio di procedimenti utilizzando strutture che costano ai cittadini per le sole spese vive (utenze per luce, acqua, telefono e ordinaria manutenzione) circa 50.000,00 euro l’anno».
CHE COSA VIENE RIDOTTO – Detto e fatto: proprio le sedi distaccate, da ora, non esisteranno più. Sono 220, vengono tutte cancellate. Le altre cifre principali: accorpamento per 37 tribunali e 38 procure. Vengono abolite 674 sedi di giudice di pace. La mappa degli organici invece non cambia: non è prevista una riduzione di personale.
MILLE EDIFICI IN MENO – «Con questo provvedimento «potremo risparmiare circa mille edifici con i loro costi e la loro manutenzione. A quel punto non si potrà negare il risparmio che ne deriva e che si ha non a discapito dell’efficienza della giustizia». Bisogna evitare, spiega il ministro, sia il «troppo piccolo», che non può dare specializzazione, sia il «troppo grande» che finisce per essere ingestibile. «Tribunali troppo piccoli o al contrario eccessivamente grandi hanno produttività più bassa della media».
CRIMINALITA’ – Le eccezioni riguardano soprattutto le zone dove alta è l’incidenza di criminalità organizzata: «Possono rimanere aperti i tribunali con un numero di magistrati da 20 a 28 magistrati ma solo se si trova in una zona di criminalità organizzata o il cui spostamento porterebbe dei disagi di trasporto».
IL RISPARMIO– «Non solo recupero di efficienza: la riduzione degli uffici giudiziari comporterà anche risparmi di spesa, pari a circa 2.889.597 euro per il 2012, 17.337.581 per il 2013 e 31.358.999 per il 2014». Ma su una cosa ci tiene a precisare: «Il risparmio non è avvenuto in danno dell’efficienza ma ha salvato il sistema giustizia che non può essere intaccato nel suo funzionamento. Un provvedimento di solo risparmio di spesa, invece, avrebbe negato giustizia ai cittadini». «ha portato all’abolizione di 674 giudici di pace su base di criteri oggettivi senza che questo pesasse sull’economia della amministrazione della giustizia».