In piazza Santa Croce: «A Dante piaceva una donna, e l’ha messa ai piani più alti dell’empireo. Anche a Berlusconi piaceva una donna, e l’ha messa nei piani più alti del Pirellone»
FIRENZE – Si parte subito dal protagonista della serata: «Berlusconi, non so se c’è tempo di parlare di Dante, Berlusconi si è ripresentato». Esordisce così Roberto Benigni, in una piazza Santa Croce al gran completo, seimila persone per la prima serata di «Tutto Dante». Con tantissimi vip in prima fila: da Paolo Bonolis a Gianni Morandi, da Antonella Clerici a Giorgio Panariello: «Sembra la serata degli ex presentatori di Sanremo» dice Benigni.
MARIO MONTI COME LADY GAGA – La politica e l’attualità non mancano. Benigni guarda il pubblico e individua subito il sindaco Matteo Renzi: «Su quella sedia c’era seduto Romano Prodi, sei anni fa, ora ci vedo Matteo Renzi. Ci si era seduto anche Prandelli quando allenava la squadra locale, ora allena la Nazionale: un po’ la stessa carriera che vuole fare Matteo». E sempre a Renzi chiede di spiegare cosa sia successo veramente quella sera ad Arcore… «Pare che Berlusconi si sia annoiato a morte, che sia stata l’unica vera cena e l’unica tristissima. Con Ghedini, Fede, Alfano e Verdini che non erano donne travestite, ma proprio loro! Una tristezza che in confronto Mario Monti sembra Lady Gaga».
DANTE COME BERLUSCONI – Dante come Berlusconi: «Ho notato che hanno tante cose in comune – dice Benigni – tutti e due ci hanno fatto vedere l’Inferno. Tutti e due hanno avuto Fede: solo che a uno lo ha portato vicino alla Regina dei Cieli, all’altro vicino a Regina Coeli. A Dante piaceva una donna, e l’ha messa ai piani più alti dell’empireo. Anche a Berlusconi piaceva una donna, e l’ha messa nei piani più alti del Pirellone». Benigni ha dedicato la serata ai terremotati dell’Emilia e ha ricordato anche la liberazione di Rossella Urru: «Appena è scesa dall’aereo e ha visto che si è ricandidato Berlusconi ha detto: “c’è un biglietto per il Congo?”».
IL CANTO XI: «UN CAPOLAVORO» – L’atmosfera è da grande serata, luci blu e «spider-cam» «il palco di Madonna sembra uno stand della Festa di Bagno a Ripoli a confronto». E poi c’è la statua di Dante, che severo sembra osservare la platea: «Un po’ come fare la dichiarazione dei redditi davanti a Monti». Si ricomincia dal canto numero XI dell’Inferno, quello «del lavoro e della finanza, altro che canto minore! Ci sono dentro tutti gli scellerati che abbiamo inventato noi a Firenze e che ci stanno rovinando la vita». Benigni ha spiegato passo dopo passo il canto, per poi recitarlo interamente a memoria: «Un capolavoro».