CALCIO D’ESTATE. Ai rossoneri non basta la doppietta di Robinho. Galliani: «Cassano ha chiesto di essere ceduto».
MILANO – La Juventus vince il Trofeo Berlusconi. Ma stavolta, più che una sfida all’ultimo sangue, l’anticipo del duello del campionato che verrà, è sembrato un allenamento. L’occasione, a una settimana dal campionato, per sperimentare uomini e soluzioni tattiche.
SCHIERAMENTI – Così i bianconeri, senza Buffon, Chiellini e Pirlo, si presentano con il giovane Marrone nel cuore della difesa, il francesino Pogba regista e Giovinco in attacco a fianco di Vucinic. E Allegri, che perde El Shaarawy per una colica renale e Cassano perché ormai in procinto di trasferirsi all’Inter, gioca il primo tempo senza punte effettive: Pato, infatti, parte dalla panchina e all’inizio il centravanti lo fa Boateng.
LA PARTITA – Per fortuna Robinho è ispirato: approfitta dell’incertezza di Storari e dopo 9’ firma il gol dell’illusione. La Juve però è più solida: ha più ritmo, grinta, idee, forse anche voglia. Pareggia con Marchisio nel giro di tre minuti, colpisce una traversa con Vucinic e prima dell’intervallo effettua il sorpasso grazie a Vidal (perfetto il lancio lungo di Marrone). Nella ripresa Allegri inserisce Pato, mentre la Juve cambia subito sette undicesimi, soprattutto rinnova la coppia d’attacco: fuori Vucinic e Giovinco, dentro Quagliarella e Matri. Quest’ultimo, sogno milanista in questi ultimi giorni di mercato, è incontenibile: prima impegna Abbiati e poi su assist di Giaccherini firma il 3-1. Il Milan prova a rientrare in partita con il solito Robinho che si conquista (fallo del giovane Masi) e trasforma il rigore del 3-2.
MERCATO – Secondo la cabala chi perde il Berlusconi vince lo scudetto: ma il Milan, per riuscirci, dovrà lavorare molto in questi ultimi 12 giorni di mercato. Una punta non basta. La Juve, invece, è in palla: gli manca il top player (sarà Llorente?) ma ha tante soluzioni e la grinta dell’anno scorso.
CASO CASSANO – «Cassano vuole andarsene e ha chiesto di essere ceduto». Lo ha confermato Galliani a fine partita, mentre poco prima dell’inizio Silvio Berlusconi aveva dichiarato di non saperne nulla. «Queste operazioni si possono concludere positivamente o negativamente, ma c’è un trattativa. L’ipotesi più probabile è quella di uno scambio, vediamo se questa operazione si conclude», dice l’a.d. rossonero. «Ci sono due settimane di mercato, vediamo che succederà».