Il Premier greco al quotidiano tedesco «SÜddeutsche zeitung». Il presidente dell’Eurogruppo: «La verità è che la Grecia soffre una crisi di credibilità, questa è la sua ultima possibilità».
Il premier greco Antonis Samaras chiede più tempo ai creditori internazionali per fare le riforme strutturali. Non solo: in una intervista al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung promette: «I tedeschi riavranno i loro soldi, lo garantisco personalmente». La promessa arriva dopo le dichiarazioni fatte dallo stesso premier greco alla Bild: «Chiediamo soltanto un po’ più di respiro per far girare l’economia e aumentare gli introiti statali. Più tempo non significa automaticamente più soldi».
IL VIAGGIO – Alla vigilia del suo viaggio a Berlino, dove Samaras incontrerà la cancelliera Angela Merkel, il premier greco ha voluto inviare un messaggio preciso alla Germania e all’Europa intera. E ha sottolineato come, l’uscita di Atene dall’euro, sarebbe disastrosa per i greci ma anche «un male per l’Europa». «La Grecia sanguina, davvero» ha ribadito. E il persistere delle ipotesi di un’uscita di Atene dall’euro danneggia anche i tentativi di salvare e riformare l’economia greca: «Come potrei privatizzare le imprese pubbliche, quale imprenditore accetterebbe di investire da noi in euro per riavere indietro dracme?». Quanto alla richiesta di maggior tempo per attuare i tagli promessi in cambio degli aiuti internazionali, Samaras ha spiegato come sia necessario dal momento che «la nostra economia si è ridotta del 27%». Resta comunque cruciale l’erogazione della nuova tranche di aiuti da 11,5 miliardi di euro, senza la quale, conclude Samaras nell’intervista che apparirà domani su Süddeutsche Zeitung, «la Grecia finirà in bancarotta».
L’INCONTRO CON JUNCKER E MERKEL – Nel pomeriggio, il presidente greco ha anche incontrato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. «Stiamo facendo progressi, stiamo riducendo il numero complessivo dei dipendenti pubblici – ha sottolineato Samaras, che ha prospettato – presto un servizio pubblico ridimensionato, in miglior salute e decisamente più efficiente». Ma alla fine dell’incontro è lo stesso Juncker a gelare gli entusiasmi di Atene: «La verità – ha detto il presidente dell’Eurogruppo – è che la Grecia soffre una crisi di credibilità, e per quanto riguarda l’immediato futuro, la palla è nel campo della Grecia: è la loro ultima possibilità». Juncker però si è detto anche «totalmente contrario» all’uscita della Grecia dall’eurozona sottolineando che il consolidamento delle finanze di Atene rappresenta «la priorità numero uno».
LE PRIORITÀ – Illustrate, nell’incontro con Samaras, «le priorità delle prossime settimane»: «Nessuna decisione sugli aiuti alla Grecia – ha precisato il presidente dell’Eurogruppo – verrà presa prima di ottobre. Aspettiamo il rapporto della Troika». Concetto ribadito anche dalla cancelliera Angela Merkel, prima dell’incontro di venerdì con il premier greco. Un incontro, ha fatto sapere la Merkel, da cui non bisogna aspettarsi alcuna decisione perchè è necessario prima leggere il rapporto degli inviati di Ue, Bce e Fmi sui progressi compiuti dalla Grecia. Il programma di riforme concordato con i creditori internazionali è comunque la condizione per la continuazione degli aiuti al Paese.