Giunti alla camera ardente il ministro Cancellieri, il segretario del Pd Bersani, e la leader della Cgil Susanna Camusso.
MILANO – Un flusso ininterrotto di migliaia di persone, fedeli e non, sta affollando il Duomo, dove dalle 12.40 di sabato è allestita la camera ardente del cardinal Martini. Attorno alle 16 sono arrivati il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Prima di loro, anche il leader della Cgil, Susanna Camusso, aveva raggiunto la cattedrale. Fin dall’arrivo della salma, invece, erano presenti in Duomo le autorità milanesi: l’assessore Cristina Tajani, in rappresentanza del sindaco Giuliano Pisapia, poi gli assessori Marco Granelli e Bruno Tabacci. Presenti anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dapei, il questore Alessandro Mastrangelo, l’ex sindaco di Milano Carlo Tognoli e il presidente dell’Unione del Commercio Carlo Sangalli. Tra i volti noti anche il giornalista Gad Lerner.
LA VEGLIA NELLA NOTTE – La salma del cardinal Martini, che indossa la veste della messa di Resurrezione con la croce pettorale, mitra pastorale e palio, è composta sotto l’Altar Maggiore. Durante la notte fra sabato e domenica la veglia funebre sarà guidata da canti e preghiere. I funerali si terranno lunedì alle 16 alla presenza del premier Mario Monti e del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Il cardinal Martini sarà poi sepolto in Duomo.
SCOLA: «PREVALGA IL RACCOGLIMENTO» – Di fronte al mistero della morte nella sua drammaticità siano il «raccoglimento» e il silenzio gli atteggiamenti prevalenti: questo l’invito che l’ arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha rivolto alla folla accorsa in Duomo per la camera ardente. «Sia il nostro atteggiamento prevalente il raccoglimento di fronte al mistero della morte» ha detto Scola, riferendosi probabilmente anche al dibattito sul fine vita e sull’accanimento terapeutico nati a seguito della morte del cardinal Martini. Un raccoglimento, quindi «nella certezza della resurrezione in cui il vescovo Carlo ha creduto e vissuto». E questo «sarà alimentato dal silenzio della preghiera, dalla memoria viva del suo operare». Scola ha poi ricordato che «Nessuno vive per se stesso, nessuno muore per se stesso» e che «il Padre vuole la salvezza di ogni uomo che muore e nella sua volontà trova pace il nostro cuore».
L’ARRIVO IN PIAZZA DUOMO – Il feretro dell’arcivescovo è giunto poco prima delle 12 di sabato sul sagrato di Piazza Duomo. La piazza, gremita di migliaia di fedeli, lo ha accolto con lunghi applausi. L’arcivescovo Angelo Scola ha benedetto la bara con voce e gesti emozionati e commossi. Accanto a lui i membri del consiglio episcopale e il capitolo della cattedrale, oltre ai rappresentanti delle istituzioni. Sono presenti nella cattedrale anche la sorella Maris e i nipoti del cardinale, Giulia e Giovanni Facchini Martini.
Dopo l’arrivo della bara, il Duomo è rimasto chiuso circa 40 minuti per permettere la ricomposizione della salma del cardinale. La bara di legno chiaro che custodisce le spoglie di Martini era partita dal collegio Aloisianum di Gallarate alle 11, accompagnata dalla sorella e dai nipoti, dai suoi più stretti collaboratori e dal vicario episcopale di Milano monsignor Mario Delpini.
I FUNERALI – Il cardinale Carlo Maria Martini sarà sepolto nel Duomo di Milano, subito dopo il termine dei funerali fissati per lunedì prossimo alle 16. Al termine della funzione religiosa, il corpo sarà inumato in una tomba vuota posta sulla fiancata sinistra del Duomo guardando l’altare Maggiore ai piedi dell’altare della Croce di San Carlo Borromeo. Sarà cosi compiuta la volontà dello stesso cardinale espressa nello scorso giugno all’arciprete del Duomo, don Luigi Manganini. L’inumazione avverrà in forma privata, alla presenza dell’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, del collegio espiscopale, dei familiari e del Capitolo della cattedrale. Lunedì, il Comune ha proclamato una giornata di lutto cittadino.
IN DIRETTA – CorriereTv seguirà con una copertura straordinaria il lutto per la scomparsa del cardinale. Le dirette, cominciate venerdì da Gallarate con l’annuncio della morte dell’arcivescovo emerito, proseguiranno con una copertura live dell’omaggio dei fedeli alla camera ardente allestista in Duomo, che rimarrà aperta tutto il pomeriggio, la sera e la notte. Corriere.it seguirà in diretta l’omaggio dei fedeli e dei milanesi che arriveranno in Duomo a salutare Martini. E lunedì riprenderà sul sagrato del Duomo dove alle 16 si svolgerà la solenne cerimonia funebre.