È accusato di aver sottratto 25 milioni dalla casse del partito. Il Riesame conferma la custodia cautelare per l’ex tesoriere della Margherita, in cella dal 20 giugno.
ROMA – L’ex tesoriere della Margherita, il senatore Luigi Lusi, resta in carcere. I pubblici ministeri si erano detti favorevoli alla concessione degli arresti domiciliari (la misura, nel caso, sarebbe dovuta essere eseguita in un convento abruzzese). Tanto che circa un mese fa la Cassazione aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per mancanza della motivazione della custodia, disponendo una nuova valutazione del caso da parte del Riesame. Invece il tribunale ha confermato gli arresti.
LE MOTIVAZIONI – Il senatore Luigi Lusi dunque deve rimanere in carcere perché nel corso dell’istruttoria è apparso «ambiguo, reticente e volutamente confuso». Ne è convinto il tribunale del riesame di Roma confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa il 3 maggio dal gip. Al collegio giudicante, presieduto da Renato Laviola, bastano poche pagine per spiegare come a carico del senatore (detenuto a Rebibbia) sussista ancora forte il pericolo di inquinamento probatorio, tanto che non possono essere prese in considerazione richieste difensive di scarcerazione o di concessione degli arresti domiciliari. Per i magistrati, il senatore Lusi «non ha mai mostrato alcuna resipiscenza», evitando di fornire qualunque tipo di collaborazione agli inquirenti. Insomma, alla luce di questo quadro indiziario, a parere del tribunale, «non c’è allo stato un luogo alternativo al carcere».
DETENZIONE – Lusi è in cella a Rebibbia dal 20 giugno scorso, dopo il via libera al suo arresto pronunciato dall’aula del Senato. Nella vicenda è coinvolta anche la moglie del parlamentare, la signora Giovanna Petricone, e due commercialisti. Le accuse nei confronti del senatore sono di associazione a delinquere e appropriazione indebita, ed è in cella per rispondere dell’ammanco di circa 25 milioni di euro dalle casse dell’ex partito. Ma non solo. La procura di Roma ha ritenuto anche che le accuse mosse in fase di interrogatorio da Lusi nei confronti degli ex esponenti della Margherita, Francesco Rutelli e Enzo Bianco, non fossero fondate tanto che gli è stato contestato il reato di calunnia.
LA MOGLIE – La Petricone, moglie di Lusi, è stata invece scarcerata lo scorso 3 maggio e da allora si trova agli arresti domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono riciclaggio, intestazione fittizia di beni, violazione delle norme fiscali, il tutto nell’ambito dell’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di cui è accusato anche il marito.