NICOLE MINETTI NON SI DIMETTE. «Credo nel mio lavoro, lascerei solo per un figlio. Il futuro? In tv con un programma politico». E poi dà le sexy-pagelle ai politici.
MILANO – Aveva annunciato – anzi giurato – in un’intervista che si sarebbe dimessa un giorno prima di maturare il vitalizio della Regione Lombardia. Ma per adesso Nicole Minetti non si dimette. E lo dice in un’altra intervista esclusiva al settimanale «Diva e Donna», in edicola mercoledì.
«Dopo l’estate ho scelto di restare per gli stessi motivi che mi hanno fatto avvicinare alla politica: l’ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi. Non mi arrendo alle prime difficoltà: gli ostacoli mi motivano a essere più forte e tenace. Quindi per ora non mollo» afferma la consigliera lombarda del Pdl, che sembra così chiudere la discussione sulle sue dimissioni avviata all’inizio dell’estate. Dimissioni che erano state chieste da molti esponenti del suo partito il Pdl, a cominciare dal segretario Angelino Alfano.
«CONSIGLI SOLO DA SILVIO» – Minetti mercoledì dovrebbe quindi partecipare alla prima seduta del consiglio regionale dopo la sospensione estiva. «La politica è ancora il mio lavoro e ci credo così tanto che sarei disposta a lasciarla solo per importanti motivi personali – ha spiegato la Minetti – mi manca una famiglia e con un figlio tutto passerebbe in secondo piano». E sul coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani, tornato a chiederle un passo indietro, ha commentato: «Opinioni personali. Berlusconi non ha bisogno di ambasciatori, sa come trovarmi. Tutti vogliono dire la loro sulle mie dimissioni, ma accetto consiglio solo dalla mia famiglia e da Silvio».
Il dopo-politica? «Sarei falsa se dicessi che non mi piacerebbe tornare in tv – ha detto la Minetti – magari con un programma tutto mio, proprio di politica. Direi sì a Ballando con le Stelle: adoro Milly Carlucci». Infine la consigliera regionale ha dato le «sexy-pagelle» dei politici: voto 8 a Roberto Formigoni «la giacca gialla che ogni tanto indosso l’ho scelta ispirandomi alle sue camicie, apprezzo la sua autoironia»; 7 a Matteo Renzi «anche se ha un po’ troppo l’aria del bravo ragazzo, lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, più rock». A Beppe Grillo un 4: «In un uomo non mi piace mai la barba incolta» e 3 a Pierluigi Bersani: «Dovrebbe rinnovarsi nel look come il suo partito».
IL CAPOGRUPPO IN REGIONE – «Ho sempre sostenuto che il fatto di dimettersi o meno fosse una scelta personale quindi non entro nel merito della decisione. Per quanto mi riguarda la Minetti fa il suo lavoro come gli altri consiglieri» Paolo Valentini, il capogruppo Pdl al Pirellone , commenta così l’intenzione di continuare l’attività politica annunciata da Nicole Minetti. «La vicenda delle sue dimissioni mi appassiona poco – aggiunge Valentini – a me interessa rimetterci a lavorare. Lei ha lavorato prima, continuerà a lavorare ed è questo quello che conta».