AL GP DI MONZA. Due membri della scorta hanno preteso di accedere a un’area riservata. Il ministro: «In mia presenza scorta ineccepibile».
LA REPLICA DEL MINISTRO – Il ministro Fornero ha replicato con una nota: «Avevo accettato con piacere l’invito dell’Automobile Club d’Italia a assistere al Gran Premio di Formula 1 nell’autodromo di Monza, per partecipare a una manifestazione che rappresenta un punto di eccellenza del nostro Paese. Le poche ore trascorse in un clima di entusiasmo rischiano di essere rovinate da un episodio spiacevole. Un episodio riguardo al quale non posso far altro che esprimere il mio profondo rammarico sebbene non sia stata nè testimone nè parte, come correttamente evidenziato dal cronista» dice la Fornero in un comunicato. «Posso solo dire – aggiunge – che i militari che si occupano della sicurezza del Ministro del Lavoro non hanno mai tenuto, in mia presenza, comportamenti meno che ineccepibili e per parte mia ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione».
BASTA POLITICI AI BOX – «Quando ieri (giovedì ndr) dall’Inghilterra mi hanno chiamato gli uomini di Bernie Ecclestone per lamentarsi dell’accaduto, ho provato un senso profondo di umiliazione – ha detto a Repubblica il direttore del circuito, Enrico Ferrari – Non possiamo andare avanti così, ogni anno è sempre peggio. Ma la pistola è troppo. Per il futuro saremo costretti ad adottare il numero chiuso per i politici in griglia». Nel 2010, racconta Ferrari «sono stato minacciato io stesso per un motivo identico». Quanto ai capricci dei politici, il direttore ricorda l’episodio del 2011: «Il governo aveva incaricato il ministro Crimi di premiare il primo arrivato con la targa del 150° della Repubblica. Quando il ministro Romani ha saputo che avrebbe dovuto consegnare il secondo premio e non il primo, si è rifiutato di andare sul podio. E per poco non saltava la premiazione». Da qui l’annuncio. «Dal prossimo gran premio chiederò di limitare il numero di pass. È l’unica possibilità per evitarci questa umiliazione annuale».