MALTEMPO. Richieste di soccorso soprattutto da anziani e disabili. Traffico ferroviario rallentato, auto a singhiozzo sull’Aurelia. Torna la paura ad Albinia. Allagamenti nei sottopassi di via del Gignoro, viale XI Agosto, piazza Dalmazia e anche in centro, nella zona di via dei Serragli. Mugnone in piena, passato l’allarme.
Il maltempo in Toscana, dopo la bomba d’acqua che ha messo in ginocchio Firenze, continua a tenere in allarme al popolazione e la protezione civile in diverse zone. L’esondazione del torrente Carrione ha causato allagamenti in alcune zone di Carrara, una delle aree già colpite da un’alluvione poco più di due settimane fa. Molte persone sono state evacuate dalle case, aiutate dai vigili del fuoco che stanno operando con i natanti dei reparti fluviali fatti arrivare anche da Firenze e da Lucca. Tante le richieste di soccorso nella notte, giunte soprattutto da disabili e anziani per lasciare le loro abitazioni.
PAURA AD ALBINIA E A MASSA – A Massa Carrara salgono a 81 persone le persone evacuate in seguito alle forti e intense piogge che stanno flagellando il territorio della provincia Toscana da questa notte. Anche Albinia, nel Grossetano, è stata colpita da una nuova alluvione dopo quella del 12 novembre scorso, in cui sono morte tre dipendenti Enel: alcune famiglie sono state fatte evacuare. Tra la gente del luogo, riferiscono i vigili del fuoco, c’è paura che possa verificarsi nuovamente un’inondazione come quella di un paio di settimane fa. Il tutto mentre la protezione civile ha confermato l’allerta elevata per il fiume Albegna. Intanto a Grosseto, dove piove forte da stanotte, si registrano allagamenti in diverse parti della città. Nella provincia di Massa Carrara le scuole sono rimaste chiuse a scopo precauzionale.
TRENI IN DIFFICOLTA’ – La circolazione è rallentata sulle principali vie di comunicazione, sia per le auto che per i treni: dalle 6 di questa mattina fra le stazioni Massa Centro e Carrara Avenza, sulla Direttrice Tirrenica Genova-Pisa, per l’esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola, si viaggia a singhiozzo. Rete Ferroviaria Italiana ha spiegato che il traffico ferroviario era stato sospeso alle 0.55 della scorsa notte, ma l’intervento delle squadre tecniche ha permesso la riattivazione del binario in direzione Sud alle 6.
RISCHIO FRANE – Oltre allo stop per la linea ferroviaria Genova-Pisa, preoccupa anche la strada statale Aurelia nei pressi di Carrara: il torrente Parmignola è infatti esondato causando allagamenti nella zona, ma è soprattutto il rischio di frane per un terrapieno della ferrovia e di stabilità per un ponte ad aver consigliato di interrompere le due linee di comunicazione. L’area infatti è quella in cui la linea ferroviaria e la Aurelia corrono parallele, a nord di Carrara.
PIEMONTE E LIGURIA – Altri nodi da sciogliere sono in Liguria e Piemonte. La strada statale Aurelia, comunica l’Anas in una nota, è chiusa in più punti: in Liguria nel tratto compreso tra il km 389 e il km 390, in entrambe le direzioni, a causa dell’esondazione di un torrente in località Sarzana (Spezia). Deviazioni in loco. In Piemonte, infine, « al km 23,350 della strada statale 21 »del Colle della Maddalena« è istituito un senso unico alternato regolato da impianto semaforico a causa di una frana» precisa l’Anas.
FIRENZE – Il violento temporale che si è abbattuto martedì pomeriggio su Firenze – una pioggia fortissima per due ore – ha creato grossi problemi in città: allagamenti, rischio di esondazione del Mugnone, sottopassi bloccati, bus e macchine ferme in mezzo all’acqua, corsia dell’Autostrada chiusa, strade che si sono trasformate, molto più del solito, in veri e propri fiumi. In serata ha ripreso a piovere e l’allerta resta alta.
L’UNITA’ DI CRISI – Il sindaco Matteo Renzi ha presieduto l’Unità di crisi in Palazzo Vecchio per far fronte ai danni del maltempo. Ha ringraziato tutti, in particolare la Protezione civile per il lavoro svolto e per come ha funzionato in mezzo ad una situazione di emergenza. «Sono caduti 64 millimetri di pioggia in quattro ore e mezza: l’attenzione resta alta sul fosso Macinante e il torrente Mugnone, che saranno monitorati per tutta la notte. Restano chiusi tre sottopassi: Spadaro, Gignoro e Lorenzini». Poi l’affondo verso la Regione: « È evidente che dalla Regione abbiamo avuto un’allerta sbagliata, perchè nei comunicati che ci sono arrivati la criticità era definita ordinaria. Ora resta lo stato di allerta ma solo a scopo precauzionale», ha riferito il sindaco che ha aggiunto: «Come si dice a Firenze meglio aver paura che buscarne». Su Twitter infine il sindaco lancia un messaggio agli studenti fiorentini: «Mi dispiace ragazzi, che su Facebook e su Twitter chiedete scuole chiuse, ma domani (mercoledì, ndr) tutti a scuola».
LE ALLERTE – Ed è proprio sugli allarmi che si cerca di capire se questa pioggia era stata prevista o meno. Il primo allarme è arrivato dalla Provincia di Firenze intorno alle 17. Due ore prima la Sala operativa unificata della Regione aveva diramato l’allerta a partire dalle 22 di martedì e fino alle 18 di mercoledì. Già all’ora di pranzo, però, A Rosignano Solvay (Livorno) e in provincia di Grosseto si erano abbattute due trombe d’aria. Vento e acqua hanno causato crolli di alberi, danni ai tetti di abitazioni e aziende. In serata la Regione, con una nota, ha precisato che al Comune di Firenze alle 14.57 due messaggi telefonici avevano avvisato di «una criticità ordinaria». Termine tecnico che descrive questi fenomeni: «Eventi molto circoscritti, anche intensi, di difficile localizzazione e previsione temporale. Sono tipicamente associati ai temporali o comunque a forti perturbazioni di breve durata. E prevede questi possibili danni: Crisi del reticolo di drenaggio urbano e del reticolo minore, allagamenti localizzati delle zone depresse, allagamenti localizzati delle sedi stradali. Frane superficiali, colate rapide, fulmini, caduta di rami».
«SALITE AI PIANI ALTI» – I vigili del fuoco hanno inviato nella zona di piazza Puccini anche alcuni mezzi anfibi: i problemi ci sono stati all’altezza del confluenza tra il torrente Mugnone e il Fosso Macinante. Per quanto riguarda la situazione del Mugnone, dopo un’ondata di piena, «alle ore 18 gli strumenti hanno segnalato un livello praticamente pari a quello di guardia, cioè 3 metri, in discesa. Alle ore 19 il livello era sceso a 2,16 metri». Ma la situazione è rimasta critica in piazza Puccini, vicino al parco delle Cascine, dove operatori della Protezione civile con il megafono hanno chiesto agli abitanti di salire al primo piano. Problemi anche nell’abitato di Tavarnuzze, nel comune di Impruneta, dove un fosso laterale ha esondato e l’acqua si è riversata negli scantinati, nei negozi e anche in alcune abitazioni al piano terra.
PUBLIACQUA – Al numero verde (800314314, attivo 24 ore su 24), informa Publiacqua, sono arrivate segnalazioni da molte zone della città: Via Mariti, Pistoiese, Baracca, Ponte alle Mosse, Coluccio Salutati, Rocca Tedalda, Serragli, Filarete, della Torre, Largo Palagi e Piazza Muratori. «Abbiamo aumentato al massimo il livello di attenzione e di intervento di prevenzione per prevenire gli effetti di piogge che anche mercoledì potrebbero essere violentissime e concentrate nel tempo e mettere a durissima prova sistemi fognari come quello fiorentino lungo circa 300 chilometri e in parte risalente al periodo ottocentesco e da ristrutturare con ingenti investimenti già definiti per circa 10 milioni di euro nella zona di viale Belfiore-Cascine. Considerato il numero elevatissimo di caditoie (62.000 a Firenze e 252.000 in totale nei 49 comuni) facciamo appello anche ai cittadini perchè anche la caduta delle foglie come la presenza di oggetti può provocare un tappo in pochi minuti e causare allagamenti. Un piccolo gesto aiuta moltissimo a ridurre i rischi. In ogni caso chiamate il numero verde 800314314», dice Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua».
CHIUSA UNA CORSIA DELL’AUTOSTRADA – Autostrade per l’Italia comunica che, a causa delle eccezionali precipitazioni in corso sul tratto fiorentino della A1, nel tratto compreso tra il km 297 ed il km 292, dove è stata chiusa la corsia esterna in direzione Bologna, rimangono percorribili le due corsie della semi-carreggiata interna e lo svincolo di Impruneta.
CENTRALE RADIO DEI TAXI IN TILT – Poco dopo le 15 un fulmine, caduto nei pressi della stazione Rifredi, per induzione è passato dalle parabole fino al tetto dei locali che ospitano la centrale radio del 4390, in via dello Steccuto. Ha bruciato una serie di elementi, provocando il black out dello stesso sistema di emergenza e mandando in tilt le linee telefoniche per due ore.
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Foto Francesco Maria Sardelli |
AUTOBUS – Il traffico è andato in tilt in tutta la città provocando ritardi per tutte le linee Ataf. I passeggeri hanno subito ritardi anche di oltre un’ora, per via dell’impossibilità di transitare in molte strade e anche a causa delle interruzioni di energia elettrica che hanno provocato lo spegnimento dei semafori. Ataf, che ha avvisato gli utenti attraverso il proprio sistema di pannelli a messaggio variabile, si scusa per i disagi.
L’ASSESSORE MATTEI SU FACEBOOK – L’assessore è intervenuto su Facebook: «Situazione veramente pesante in città. La grande pioggia concentrata in così poco tempo (64mm in due ore) sta paralizzando le nostre strade. I viali sono bloccati anche perché il Mugnone è in situazione di forte criticità e la Provincia precauzionalmente ci ha chiesto di chiudere le strade attorno al torrente. Vi tengo aggiornati per quanto mi è possibile anche se non mi sarà semplicissimo».