INCHIESTA DELLA DDA DI NAPOLI. Tra gli «sponsorizzati» anche Ida D’Amore, compagna del boss Giuseppe Esposito.
Imponevano i loro cantanti neomelodici per animare feste di piazza e alle tv locali e oltre a pretendere il «pizzo» dai titolari di attività commerciali, li costringevano ad acquistare gadget pubblicitari a prezzi superiori a quelli di mercato. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda di Napoli, hanno notificato dodici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti affiliati e fiancheggiatori della fazione del clan «dei casalesi» che fa capo agli Schiavone. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi da fuoco e cessione di sostanze stupefacenti, reati aggravati dalla finalità mafiosa.
LA MOGLIE DEL BOSS – Nel corso delle indagini si è accertato che molti degli indagati non si limitavano solo all’imposizione delle tangenti, ma si erano specializzati anche nell’imporre a titolari di attività commerciali l’acquisto di calendari, agende, penne, accendini, e altri gadget pubblicitari a un prezzo di gran lunga superiore a quello di mercato. Inoltre a ristoratori, organizzatori di comitati per feste patronali o di piazza e a titolari di emittenti televisive locali imponevano la scritturazione di cantanti neomelodici, tra cui la compagna di uno dei boss arrestati. Il compenso delle prestazioni veniva solo in parte devoluto all’«artista», essendo invece in gran parte destinato alle casse del clan o a singoli affiliati. Tra i neomelodici di cui era d’obbligo la scritturazione, anche Ida D’Amore compagna del boss Giuseppe Esposito.