La salita in campo del professore. Il premier uscente apre alla possibilità di unica federazione di partiti anche a Montecitorio. A RADIO RADIO. Il Cavaliere all’attacco. «Se lui va in tv 4 volte al giorno va bene, se lo faccio io è uno scandalo». Il 10 gennaio da Santoro.
MILANO – «Sì è vero lo spread è sceso (ora a quota 286, ndr), credo che il fenomeno durerà. Sono gli effetti sui mercati delle misure americane contro il fiscal cliff , ma c’è anche un recupero di fiducia da parte di capitali esteri nell’Italia. A giovarne sarà il prossimo governo». Così il premier dimissionario Mario Monti nella seconda intervista da candidato, rilasciata a Uno Mattina su Rai 1. Prima di entrare in studio, il presidente del Consiglio ha incontrato Andrea Calevo, l’imprenditore ligure rapito e liberato dalle forze dell’ordine. Mettendo poi la foto dell’incontro su Twitter con un commento: «Sentirsi uniti nei momenti di difficoltà».
IL NOME DELLA LISTA? «CON MONTI PER L’ITALIA» – Ma l’economia è un passaggio rapido, c’è la «salita in politica» del professore ora a dominare la scena. «Il mio nome non sarà quello di una persona che prende l’iniziativa per diventare presidente del Consiglio. Non ci sarà una lista “Monti presidente” ma rappresenterà un movimento di cittadini, di organizzazioni della società civile e del volontariato per coinvolgere me, e ci sono riusciti, e per fare insieme qualcosa per Italia». Il nome della lista? «Sarà qualcosa tipo “Con Monti per l’Italia”». La formula: lista unica al Senato, mentre per la Camera «dipende dalle ultime interpretazioni delle legge elettorale, approfondiremo nei prossimi giorni».
FRECCIATE A BRUNETTA – In un clima da piena campagna elettorale, il professore non ha risparmiato stoccate a destra e a sinistra. Contro l’ex ministro Brunetta «che sta portando, con una certa statura accademica, il Pdl su posizioni piuttosto estreme e settarie». E contro gli «amici delle lobby» che hanno bloccato le liberalizzazioni: «Dentro il Pdl c’è molta vicinanza agli ordini professionali, come le farmacie».
«BERSANI LASCI I CONSERVATORI» – Decisamente più morbido il giudizio sul centrosinistra, anche se non mancano le frecciatine. «Pur avendo la massima stima per Bersani, dovrebbe essere coraggioso e silenziare un po’ la parte conservatrice del partito». Una risposta diretta alle critiche di Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che accusa Monti di scegliere i candidati al «Rotary Club». «Si aggiorni, ho fatto cose in Europa per le quali sono ricordato e quasi tutte sono contro i potenti» spiega il presidente del Consiglio uscente riferendosi alla maxi-multa comminata alla Microsoft quando era commissario europeo alla concorrenza. E sull’ipotesi di un accordo post-elettorale in seguito a una vittoria «zoppa» del Pd (magari conquistando la maggioranza alla Camera ma non al Senato) Monti risponde con una battuta: «Speriamo Bersani convinca, ma non vinca». Come dire: «Se c’è bisogno di un Monti bis, io ci sono».
Berlusconi a muso duro contro il Professore. Il Cavaliere torna ancora una volta ad attaccare sui passaggi televisivi: «Se lo fa lui (andare in tv, ndr) non è scandalo, lui che ha parlato 4 volte al giorno per 13 mesi approfittando di ogni occasione per mettersi in mostra. Se lo fa lui va bene, se le faccio io è uno scandalo». Non risparmia le critiche Silvio Berlusconi in collegamento con Radio Radio. Con una concessione: «L’aplomb di Monti è ineguagliabile? Penso che gli si possa riconoscere questo, anche vedendolo in televisione è sempre misurato».
«COME TUTTI I PROFESSORI» – Poi «Monti è come tutti i professori, lontano dalla realtà e parla così perché ha lo stipendio sicuro e non conosce le difficoltà che ha un’impresa». Questi gli attacchi personali. Ma non mancano quelli al suo esecutivo: «In un anno è successo di tutto, c’è stato il disastro del governo tecnico e siamo in piena recessione». Il Cavaliere avverte: «Dobbiamo fa sapere agli italiani che noi siamo ancora qui con un’esperienza conquistata in 10 anni di governo e abbiamo un programma per tirare fuori il Paese dalla recessione». Poi l’ex premier replica a Monti che ha accusato il Pdl di essere contrario alle liberalizzazioni: «Continua a dire bugie, gli ha risposto bene Brunetta». Berlusconi invita, dunque, «gli italiani a votare e a non disperdere il voto verso i partitini».
IL MINISTRO? – E non è mancato un accenno alla sua causa di separazione con Veronica Lario: «I magistrati cercano di colpirmi». Berlusconi ha anche parlato del suo futuro politico: «Potrei fare il ministro dell’Economia o degli Esteri. Posso fare qualunque cosa giovi al mio Paese e ai moderati. Il problema mio non esiste, io sono qui contro natura, perché alla mia età bisognerebbe fare altro». Berlusconi è tornato poi a parlare di una sua partecipazione a Servizio Pubblico di Santoro : «Io credo di andare. Non mi è stato dato nessun prime time né in Rai né in altre reti nazionali. Per farlo quindi ho accettato di andare». Quanto a Travaglio dice che «è bravissimo. È un genio del male, un pm mediatico. Ama fare del male agli altri io invece amo fare del bene». Berlusconi ha poi confermato che la data scelta per la puntata sarà «il 10 gennaio»