IL CAVALIERE A «PORTA A PORTA». Propone l’esenzione totale per le imprese che assumono giovani. E assicura: «Alfano sarà candidato premier».
«Il governo dei tecnici è lontanissimo dalla realtà e non ha saputo interpretare la disperazione delle persone, ha proceduto con le ingiunzioni di un’Europa a guida tedesca ed ha applicato un’austerità che può portare al fallimento dello stato». Così Silvio Berlusconi intervistato a Porta a Porta. Il Cavaliere ha insistito molto sui temi dell’economia e soprattutto sulla piaga della disoccupazione. «Bisogna arrivare con qualcosa di eccezionale -ha proposto- Abbiamo 4 milioni di imprese in Italia, si potrebbe dire loro: “Se assumete anche una sola persona in più con un contratto a tempo indeterminato non pagherete per 3-4-5 anni nè contributi previdenziali nè tasse. È come assumere qualcuno in nero”».
ALFANO PREMIER – È tornato anche sul tema del candidato premier del centro-destra dopo la proposta della Lega di mettere in campo il nome dell’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti. «Il candidato premier, che io penso verrà approvato da tutto il centrodestra, è Angelino Alfano -afferma il Cavaliere- Io mi propongo come ministro dell’Economia e dello Sviluppo di un governo Alfano». Quanto alla previsioni dei risultati elettorali corregge Renato Mannheimer che accredita il centrodestra del 27,7%. «Non mi torna -afferma l’ex premier- per i nostri sondaggi siamo al 30,7-31%». Conferma inoltre le indiscrezioni che erano già circolati su una sua candidatura al Senato, probabilmente come capolista in una o più delle regioni chiave.
PIÙ BELLO DI CASINI – Non ha risparmiato attacchi a Monti e agli ex alleati Fini e Casini. «Il Monti che ho conosciuto io era finto, era un professore che fingeva di essere…». «Il Pd ha già ufficialmente dichiarato prima con Letta e Bersani che ove avessero difficoltà ad operare collaboreranno con Monti -ha argomentato- quindi i voti dati a Casini, Fini e Monti sono voti al Pd». Quanto al leader dell’Udc aggiunge: «Casini è belloccio va in Tv e piace alle signore, ma io sono più bello quanto poi alla classe…». E pare chiudere la porta anche all’ipotesi di grande coalizione. «Non riuscirei a lavorare con Monti» né con Fini e Casini che sono «opportunisti» e «i più vecchi arnesi che si possono trovare in campo» attacca Berlusconi. «Monti sta con due compari, Fini e Casini che ho dovuto sopportare per diversi anni». «Sapendo come sono opportunisti e avendo giudicato Monti per come si è comportato prima e dopo – aggiunge- io non riuscirei a lavorare con Monti, con gli altri due poi…».
ABOLIRE L’IMU – Rilancia sull’abolizione dell’Imu sulla prima casa. «Non puoi per chi ha una casa andare a gravare su una imposta che è maggioranza da una rivalutazione catastale del 40%. In tutti gli altri paesi da anni non è stata fatta una rivalutazione». Sferzante anche sul redditometro. «L’evasione si deve combattere ed io sono quello che l’ha combattuta di più. Il redditometro mette un’ansia incredibile. Anche chi è in regola con il fisco ha paura. Sono le dichiarazioni di Befera che danno il clima, con i blitz, il redditometro, e il tetto dei 999 euro in contanti, i prodotti si comprano fuori dall’Italia. Le barche che erano in Liguria sono andate in Costa Azzurra e quelle dell’Adriatico in Croazia». E non è mancato un accenno a Valentina Vezzali, campionessa olimpica candidata con Monti. «Mi scuso con Valentina per non aver invitato lei a partecipare alla nostra schiera dei candidati. Rimedierò, facendole una telefonata, ma conoscendola come una persona seria, so che non potrà tradire la parola data» a Monti. «Se le avessi fatto la corte, non io, ma qualcuno dei miei – ha proseguito – avrebbe sicuramente accettato».
«VADO VIA» – Berlusconi ha persino minacciato di abbandonare anche lo studio di Vespa che lo incalzava ricordandogli che stava ripetendo argomenti già sentiti e ripetuti. Il Cavaliere però l’ha presa male, si è innervosito vistosamente, si è alzato in piedi stringendo la mano al conduttore, quasi a minacciare un clamoroso abbandono dello studio. «Anche lei che di solito vedo attento a quello che dico non ha colto una cosa ed è bene che la ripeta -ha detto rivolto a Vespa- e gli italiani queste cose non ce le hanno chiare, altrimenti non voterebbero per l’altra parte».