Altro sangue a Napoli. Dopo essere stati colpiti dai proiettili, i due sono stati portati al Loreto Mare, dove il 21enne è deceduto subito, mentre il 19 enne è morto all’alba di mercoledì.
NAPOLI – Altro sangue nell’area orientale di Napoli: due morti nel corso del terzo agguato di camorra dall’inizio dell’anno. A cadere sotto i colpi dei killer Gennaro Castaldi, di 21 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio. E Antonio Minichini, 19 anni, precedenti per rapina, deceduto all’alba di mercoledì 30 gennaio. L’agguato è avvenuto sotto casa di Castaldi, in via Toscanini a Ponticelli, intorno alle 20. Dopo essere stati colpiti dai proiettili, i due giovani sono stati portati al Loreto Mare, dove il 21enne è deceduto poco dopo il ricovero, mentre il 19 enne è spirato all’alba di mercoledì.
CHIEDEVANO IL PIZZO – Gennaro Castaldi, era stato arrestato dai carabinieri nel settembre 2011, assieme ad altre due persone, con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo camorristico. I tre avrebbero chiesto, per conto del clan Sarno, il pizzo ai commercianti di un mercato rionale nel rione Incis del quartiere Ponticelli. Per bloccarli, i militari si erano travestiti da ambulanti allestendo anche uno stand per la vendita di abbigliamento.
LA DINAMICA – Ancora poco chiara l’esatta dinamica dell’agguato mortale. A lavoro ci sono gli agenti del commissariato di Ponticelli e gli uomini della Squadra mobile.
I PRECEDENTI – Appena cinque giorni fa, in via Mastellone sempre a Ponticelli, un altro omicidio. A cadere sotto i colpi dei sicari Ciro Valda, di 34 anni. Il pregiudicato era ritenuto un appartenente al clan Cuccaro-Aprea ed aveva precedenti per reati legati agli stupefacenti e alla ricettazione. E ancor prima, il 13 gennaio, a San Giovanni a Teduccio, un altro omicidio. Ciro Varello la vittima, raggiunto da diversi colpi di pistola. Tre episodi nel giro di pochi giorni in un’area, quella orientale, in pieno fermento.
LE IPOTESI – Con la chiusura delle grandi piazze di Scampia e Secondigliano, lo smercio si è spostato in provincia e in altre aree del centro. Ponticelli, Barra e San Giovanni potrebbero essere tra queste. Una delle ipotesi, che potrebbe spiegare gli omicidi, è dunque il controllo dello spaccio della droga. Poco dopo l’agguato un’ottantina di persone, familiari e amici delle vittime, si è riversata davanti al nosocomio, presidiandolo dall’esterno fino all’alba di oggi quando è spirato anche Minichini, il secondo ferito.