CONSULTAZIONI. Il leader del M5S al Colle. Non c’è Casaleggio. I portavoce «Mandato pieno, altrimenti Copasir e commissione Rai».
Incarico di governo (senza però indicare nessun nome). In alternativa, la presidenza di Copasir e di commissione vigilanza Rai. Chiedono questo i Cinque Stelle a Napolitano. Il tutto mentre Grillo, a colloquio finito, dal blog dice no all’opzione Grasso e ai tecnici.
IL GESTO DEI SOLDI – Grillo arriva dal Capo dello Stato nel secondo (e conclusivo) giro di consultazioni per la formazione di un nuovo governo. Venti minuti in anticipo, a bordo di una monovolume guidata dal suo autista, Walter Vezzoli. Il leader del M5S non si ferma, non parla con i giornalisti. Ma tira giù i finestrini oscurati e si mostra alle telecamere. Poi chiede al commesso: «Sono arrivato? Devo andare dal presidente». Sembra mimare il gesto dei soldi, strusciando pollice e indice. Con lui, i portavoce dei Cinque Stelle per Senato e Camera Vito Crimi e Roberta Lombardi. I tre hanno tenuto una riunione preparatoria per l’incontro con Napolitano presso l’hotel Forum, dove Grillo ha alloggiato. Si tratta dello stesso albergo scelto da Mario Monti nel 2011 quando ha ricevuto l’incarico.
«È PERMESSO?» – Grillo, abito scuro con cravatta d’ordinanza, entra nello studio alla vetrata del presidente. Prima però c’è tempo per una foto ricordo scattata dall’autista Walter Vezzoli. Poi seguito dai capigruppo di M5S, Vito Crimi e Roberta Lombardi, il leader del movimento viene salutato militarmente dall’addetto militare in alta uniforme. Grillo, un po’ sorpreso, ha risposto portandosi la mano alla fronte ed è entrato. Ma questo è soltanto l’aspetto curioso di una giornata politica molto delicata, nella quale Napolitano avrà di fronte a sé le tre principali opzioni da valutare per decidere a chi affidare un incarico. In mattinata, dopo la delegazione del M5S, sale al Quirinale quella di Pdl e Lega e in serata, alle 18, arriverà quella del Pd guidata da Bersani che sarà accompagnato dai due nuovi capigruppo alla Camera e al Senato.
CASALEGGIO SI ‘, CASALEGGIO NO – E non c’è Gianroberto Casaleggio, consulente per la comunicazione del M5S. Fonti interne al Movimento davano per certa la sua partecipazione. Ma sull’auto entrata al Colle Casaleggio non si è visto. Il tutto mentre nella giornata di martedì erano circolate voci su un cambio di decisione dovuto a un’improvvisa febbre. Presente è invece Daniele Martinelli, nominato responsabile per la comunicazione alla Camera da Beppe Grillo. Assente invece l’altro responsabile Claudio Messora.
LE RICHIESTE A CINQUE STELLE – Alla fine del colloquio con Napolitano sono i portavoce a Senato e Camera che riferiscono alla stampa. Grillo se ne va, non parla con i giornalisti. Preferisci scrivere sul blog: «Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari foglie di fico come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma». Il tutto mentre Vito Crimi e Roberta Lombardi spiegano alla stampa di aver chiesto un incarico di governo senza aver indicato un nome ma un «progetto». Inoltre i due riferiscono di volere per il Movimento Cinque Stelle la presidenza del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) e della commissione di Vigilanza Rai. «Il Movimento 5 Stelle è primo per numero di voti per questo chiediamo ufficialmente un incarico di governo», spiega Lombardi. Il suo omologo al Senato, Vito Crimi, ha ricordato i venti punti programmatici con i quali il Movimento si è presentato agli elettori e che indicherà come programma di governo. Lombardi ha sottolineato anche che nonostante il M5S sia stato il partito «più votato dagli elettori» finora non gli è stata data «nessuna rappresentanza istituzionale» e le presidenze di Camera e Senato «sono state oggetto di mercanteggiamento e contrattazione tra partiti».
INCARICO DOMANI – Napolitano è conscio dell’urgenza della scelta, sia per la situazione economica e sociale sia per le scadenze che riguardano il suo mandato. E pare deciso ad affidare un incarico (esplorativo o pieno) già domattina. La necessità di fare in fretta è stata sottolineata all’apertura dei colloqui dai neopresidenti del Senato e della Camera, Grasso e Boldrini. Ma già nella stessa giornata Napolitano s’è poi trovato di fronte a proposte incompatibili. Se da una parte Vendola (Sel) ha sostenuto la necessità di un incarico a Bersani, la delegazione centrista, in chiusura di giornata, ha dato la sua indicazione per un governo di larghe intese (in sostanza: Pd, Scelta civica e Pdl), coalizione abbastanza ampia da garantire di proseguire sulle linee del governo Monti per realizzare le riforme e tenere l’Italia agganciata all’Europa.
M. Ser